AVERSA. Un milione e duecentomila euro per abbattere lex liceo artistico in piazza don Peppe Diana e riportare agli antichi fasti lo storico complesso monumentale del monastero di San Francesco e dellannessa chiesa, con nuovi spazi collettivi.
Un disegno di tutto rispetto che riporterà quella zona di Aversa a cavallo tra la fine dellOttocento e linizio del secolo scorso. Un salto allindietro nel tempo di cento anni per ridare lustro al centro cittadino iniziando, finalmente, a recuperare spazi. Quindi, in attesa che si sblocchino situazioni non legate alla volontà diretta dellamministrazione locale, ma da quella centrale, come quelle dellospedale psichiatrico giudiziario Filippo Saporito che restituirebbe alla città centinaia e centinaia di metri quadrati di verde, oltre a strutture da utilizzare per servizi pubblici e consentire una migliore viabilità nel centro storico normanno, la maggioranza di centrodestra si appresta a cambiare il volto alla zona oggi ritenuta più centrale della città: piazza Municipio e dintorni.
Si è trattato ha dichiarato Isidoro Orabona, assessore ai lavori pubblici della giunta Ciaramella di una scelta fatta per mettere in evidenza lantica e suggestiva struttura del convento di San Francesco. Lidea era nellaria da tempo, finalmente labbiamo approvata in giunta e nel prossimo consiglio comunale sarà ratificata con linserimento per il 2011 nel piano triennale delle opere pubbliche. Per quanto riguarda i tempi, lo stesso esponente della maggioranza di centrodestra evidenzia che si tratterà soprattutto di varare la gara, poi tutto si susseguirà senza ulteriori titubanze.
Entusiasta del progetto il vicesindaco con delega alla cultura, Nicola De Chiara, che vede la realizzazione del proposito come un forte richiamo turistico, considerata la bellezza e lunicità della splendida chiesa di San Francesco e dellaltrettanto splendido omonimo complesso conventuale con un bellissimo belvedere sulla città, il cui nucleo iniziale risale addirittura al 1230, un secolo dopo l fondazione di Aversa, per essere, poi, ristrutturato e recuperato nella prima metà del milleseicento.
Saranno abbattuti ha affermato De Chiara il primo e il secondo piano di quella costruzione che ha ospitato il liceo artistico, realizzati pochi decenni fa. Rimarrà il piano terra che vanta arcate che saranno liberate dagli intonaci successivi. In questo modo da piazza Don Diana sarà possibile vedere e raggiungere la chiesa di San Francesco, in un unicum architettonico di notevole interesse, così comera praticamente un secolo fa. Una sorta di ampio porticato con adeguata illuminazione per consentire la fruizione al pubblico, anche se credo che di notte larea vada chiusa per evitare usi impropri.
Per la cronaca, il restyling della piazza dedicata al sacerdote anticamorra di Casal di Principe porterà allabbandono di un altro progetto di carattere culturale: lacquisizione al patrimonio comunale del Teatro Cimarosa. Una decisione che non era stata gradita dai consiglieri comunali del Popolo della Libertà, fino a giungere alla presentazione, in occasione della seduta del civico consesso che nel settembre scorso andò ad approvare il bilancio preventivo per lanno 2011, di un emendamento che spostava le somme preventivate per il Teatro Cimarosa alla ristrutturazione di questo tesoro darte rappresentato dal complesso monumentale del convento di San Francesco con lannessa chiesa, splendido esempio del barocco napoletano, con una varietà di marmi policromi e stucchi, al di là delle notevoli tele opera, tra gli altri, di Pietro da Cortona e Josè de Ribera detto lo Spagnoletto, che manda in estasi i visitatori e i fedeli.