Il “mistero” dei dipinti scomparsi nell’ex Macello

di Redazione

 AVERSA. Il “Festival degli Artisti di strada” del 2007 ideato dalla “New Dreams”. Una manifestazione che ancora oggi è nella memoria di molti per il grande impatto che seppe dare non solo artistico e turistico ma anche sociale.

Durane le due serate furono realizzati due dipinti da “artisti madonnari”, uno raffigurante il chiostro di San Lorenzo e uno Porta Napoli (l’Arco dell’Annunziata). Nel 2009 li feci restaurare dal pittore aversano Carlo Capone, il quale si impegnò a farlo gratuitamente, per poi consegnarli in omaggio alla città di Aversa. Ciò avvenne il 24 ottobre del 2009 nell’aula consiliare, alla presenza di numerosi artisti di strada e di tante persone accorse, tra cui il sindaco Domenico Ciaramella. Fu consegnata anche una targa da porre assieme alle opere, che recitava: “Un ricordo di memoria per quanti si prodigano per la nostra città e per far sì che il nome di Aversa sia sempre in alto”. Fu lo stesso Ciaramella a disporre che i dipinti e la targa venissero posti nell’Auditorium “Caianiello” (sala mostre e teatro), ubicato nell’ex Macello. Da allora i dipinti, e questo sin dai primi mesi, non si sono più visti, mentre la targa, ancora appesa al muro, è coperta perennemente dai pannelli utilizzati per le mostre. Molte volte mi sono chiesto il perché di questa cosa e le motivazioni e spiegazioni sono state molteplici. Tra queste: ‘Quando ci sono le mostre è giusto toglierli, tolgono spazio agli espositori – Quando ci sono spettacoli è giusto toglierli o nasconderli, distraggono gli spettatori – Quando non c’è nessuno è giusto metterli, non li vede nessuno!’.

Anche adesso, che non c’è nessun evento in corso, i dipinti non ci sono. In questi giorni ho fatto un sopralluogo all’Ex macello e li ho trovati riposti in un locale dell’edificio. Spero che il sindaco sappia trovare una motivazione. La colpa non è sua se le opere non vengono esposte, ma ritengo comunque giusto che lui lo venga a sapere. Lo spirito per il quale ho voluto donarli alla città evidentemente non è stato né capito né apprezzato. Semmai credo abbia dato “fastidio” a qualcuno, soprattutto per il fatto che si leggesse il mio nome sulla targa. Motivi di “visibilità”, penso. Roba da ridere!

Dietro questo mio omaggio vi era un ringraziamento simbolico volto a tutti quelli che parteciparono al festival, insieme a decine di associazioni e artisti e a persone che, come me, si prodigano con umiltà e impegno in prima persona per la propria città. Chiedo che i dipinti vengano riposizionati al loro posto o in un posto adeguato dove magari non dia fastidio a qualcuno, se anche questo non sarà possibile allora, che mi vengano restituiti saprò bene io a chi donarli.

So bene che non sono delle opere d’arte, esse rappresentano solo un simbolo all’impegno e dell’amore per Aversa. Mi sa che sono stati confusi per il logo di qualche partito politico e, visto che stanno per arrivare le elezioni, sono certo non li appenderanno più. L’avessene scambià per messaggi subliminali?! Io non mi candido, sgombriamo ogni dubbio. Rimettete in mostra i dipinti, se vi fa piacere, oppure…ridatemeli!.

DONATO LIOTTO, presidente “New Dreams”

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