AVERSA. Catturare in uno scatto una realtà scomoda non è facile, come non è facile esercitare la professione di fotoreporter in una terra scomoda come il Casertano, però Nicola Baldieri c’è riuscito con “Il volto di Gomorra”.
Il fotoreporter free lance di Aversa sarà ospite venerdì 21 ottobre alla “Libreria Spartaco”di Santa Maria Capua Vetere, in via Martucci, alle 18.30. 30 anni, Baldieri ha fatto della sua passione una professione coltivata sulle barricate del suo paese di origine, Lusciano, poi in Romania dove è stato per quattro anni e ha realizzato una serie di reportage. Le sue foto gli hanno fatto vincere, quest’anno, assieme ad altri colleghi impegnati sul fronte contro la camorra, il premio collettivo per la fotografia “Giancarlo Siani”.
Se “Gomorra” di Roberto Saviano è la prima vera presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica italiana e internazionale della terribile realtà camorristica in Campania, “Il volto di Gomorra” rappresenta la prima organica indagine fotografica sulla guerra sanguinosa ingaggiata negli ultimi anni tra il clan dei Casalesi e lo Stato. Il fotografo aversano, attivo da anni nelle terre dove la presenza della camorra è più radicata, si è specializzato nella documentazione del fenomeno malavitoso e della sua repressione. Per le forze dell’ordine quella di Baldieri è una presenza fissa, che accompagna le incursioni più rischiose ed efficaci.
Lo storico contemporaneista Mimmo Franzinelli ha selezionato, contestualizzato e commentato circa duecento immagini in gran parte inedite tratte dall’imponente archivio di Baldieri. La prefazione è del magistrato Raffaele Cantone. Un volume scioccante, scandito in capitoli tematici, che mostra i boss della malavita e i loro covi, i blitz più rilevanti, i fatti di cronaca più clamorosi, gli arresti di capi e gregari, il ruolo rivestito dalle donne, ma anche le vittime, i pentiti, l’inquinamento del territorio, l’utilizzo dell’immigrazione per lo sfruttamento illegale della manodopera, lo spaccio di droga e la prostituzione.