AVERSA. Linfo point ha cambiato ubicazione. E accaduto nella mattinata di sabato 8 ottobre. Come annunciato dal neo assessore Michele Galluccio, la struttura collocata dal 14 agosto 2010 nellangolo tra piazza Mazzini e via Diaz …
… per essere il punto informativo della città di chi arriva ad Aversa, servendosi del treno, è stata spostata. Una decisione arrivata per assicurare riservatezza ai residenti di una abitazione privata, messa a rischio dalla presenza della struttura che le era stata collocata praticamente immediatamente a ridosso.
La nuova ubicazione del prefabbricato è stata individuata sul lato destro delluscita dello scalo merci della stazione ferroviaria: unarea pedonale, facilmente accessibile e soprattutto lontana da civili abitazioni. Nella nuova sede linfo point potrebbe diventare immediatamente operativo per garantire non solo informazioni sugli orari dei treni, dei bus e della metropolitana ma anche e soprattutto servizi turistici.
Nelle intenzioni dellassessore Galluccio, ideatore e promotore, insieme a Giovanni Tirozzi, presidente della commissione cultura, della realizzazione del punto informativo turistico, oltre a quel tipo di informazioni la struttura dovrebbe essere utilizzata per promuovere la cultura, offrire consulenza per azioni di marketing tese alla promozione dei prodotti locali attraverso una collaborazione tra commercianti e Comune.
Considerando che lattivazione della struttura è legata allutilizzazione degli studenti dellIstituto Professionale Mattei, con il quale lAmministrazione avrebbe da tempo stipulato una apposita convenzione, coordinati da un funzionario comunale, individuato da almeno sei mesi, potrebbe essere necessaria ancora una lunga attesa prima di vedere alzate le serrande che chiudono le aperture della struttura. Se questo accadesse, considerando che ai 25mila euro spesi per lacquisto del prefabbricato vanno aggiunti 2mila euro spesi (o da spendere) per stipulare una polizza assicurativa e gli euro usciti dalla casse municipali per posizionarlo e riposizionarlo, sarebbe il caso di valutare lopportunità di cederlo in fitto per recuperare, quanto meno, le spese.
Magari si potrebbe prendere in considerazione la proposta-provocazione di Guido Marino che ne avrebbe fatto richiesta verbale al presidente della commissione cultura per trasformarlo in una tipica friggitoria campana. Sempre di cultura si tratta.