Puc, Santulli all’Udc: “Ci sono diversi tipi di fetenti”

di Redazione

Paolo SantulliAVERSA. Ho letto con stupore il comunicato dell’Udc, orfano di paternità, relativo alla delibera di giunta comunale presentata dall’assessore Mattiello, …

… iscritto all’Udc ma rappresentante del gruppo delle Autonomie, perché in dissenso con la dirigenza locale dell’Udc, come dallo stesso ingegner Mattiello affermato in una recente intervista. Il Gruppo unico delle autonomie, che rappresento in Consiglio comunale, è composto da quattro consiglieri, di cui due, Salvatore De Gaetano e Mario Abate, eletti con l’Udc e iscritti all’Udc. Io stesso, quando ci doveva essere la costituente dell’unione di centro, fui nominato nella struttura regionale presieduta da De Mita, incarico che non ho mai assunto, pur rimanendo sempre radicato in principi cattolico democratici.Lo stesso Armando Lama, padre della dottoressa Imma, ricercatrice universitaria e consigliere comunale del Gruppo delle Autonomie, è stato un precursore dirigente dell’attuale Udc.

Nessuno dovrebbe meravigliarsi se molti nostri sostenitori sono iscritti all’Udc, essendo il gruppo unico delle autonomie non collegato a partiti nazionali e quelli che ci seguono “uomini” liberi. Oltretutto, il nostro portavoce, Adriano Pozzi, è iscritto dell’Udc, ed eletto nel recente congresso provinciale quale rappresentante al congresso nazionale dell’Udc, al quale, consentitemi, vanno le mie felicitazioni. Speriamo che non sia stata questa nostra involontaria “invadenza” a provocare il comunicato dell’Udc.

Tra l’altro, l’intervista dell’assessore Diomaiuta, del 4 ottobre scorso, chiariva, in modo pacato, i motivi per i quali lui e la Balivo uscivano dalla giunta al momento della votazione della delibera di Mattiello. I motivi, come lo stesso Diomaiuta ha riferito, erano esclusivamente politici, guai se fossero stati a conoscenza di illegittimità e non lo avessero fatto verbalizzare. In ogni caso, come tutti sanno, esistono i dirigenti che validano, con i loro indispensabili pareri di congruità, tutte le delibere, prima che arrivino in giunta, come è successo anche per questa.

L’urbanistica ad Aversa ha bisogno della concretizzazione di strumenti, previsti dalla legge, che non si riescono a realizzare per la dichiarata incapacità, dal punto di vista delle incombenze, degli uffici e dei dirigenti comunali. Il Piano Urbanistico Comunale, come del resto il regolamento edilizio e le procedure del piano casa, non possono rimanere fermi. Si corre il rischio di far approvare, per decadenza di termini, licenze edilizie illegittime e mai valutate. Del resto, anche un apposito interpartitico di maggioranza ha condiviso la necessità, verbalizzata e sottoscritta anche dall’Udc, di intervenire.

La proposta di Mattiello, votata da tutti gli assessori di maggioranza, esclusa l’Udc che si allontanava, dava seguito agli indirizzi politici condivisi, dei partiti che compongono l’attuale maggioranza, per dare a tutti i cittadini, con i regolamenti, le stesse opportunità relative al settore urbanistico.

Vogliamo fortemente, ed è questo un punto dell’accordo programmatico del Gruppo delle Autonomie con Ciaramella, porre fine ad atti discrezionali che spesso non solo disattendono la norma ma discriminano.

Relativamente ai meriti della Dc, riportati nel comunicato, non posso che associarmi, essendo di parte. Relativamente al criptico riferimento del comunicato, relativo alle migrazioni tra i vari partiti, è opportuno ricordare che ci sono dei “fetenti” che non cambiano mai partito, come ci sono dei “fetenti” che cambiano spesso, così come, del resto, tante persone “perbene”.

Paolo Santulli, consigliere comunale e capogruppo del Gua

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