Puc, Udc: “La nomina del tecnico è un atto illegittimo”

di Redazione

UdcAVERSA. L’Udc aversano interviene sullo scontro avvenuto in giunta tra i rappresentanti dell’Udc, Diomaiuta e Balivo, e gli autonomisti di Santulli in occasione dell’approvazione di una delibera proposta dall’assessore autonomista del gruppo “Noi Sud” …

… che riguarda un bando pubblico per la nomina di un tecnico che deve predisporre tutto quanto necessario per la redazione del Puc (Piano Urbanistico Comunale) di Aversa. “Non si è trattato di scontro con gli autonomisti generato dalla lotta tutta interna all’Udc per il controllo del partito ad Aversa – spiegano i centristi – ma di opposizione da parte nostra ad un atto ritenuto illegittimo. La delibera di giunta prevede sia l’incarico di collaborazione al Rup (Responsabile Unico del Procedimento), in questo caso il dirigente dell’Ufficio Urbanistica, architetto Ciro Navarra, per la definizione delle linee guida del Puc, sia l’incarico di sostegno allo stesso Rup per l’attuazione delle procedure del Piano Casa ed, in particolare, per le pratiche relative ai permessi a costruire, per ognuno dei quali è necessaria la individuazione di un responsabile del procedimento. Nella delibera si fa riferimento, per le procedure di affidamento dell’incarico, al decreto legislativo 163/2006, articolo 10, ‘Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture’ che al comma 7 prevede che, ‘nel caso in cui l’organico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalità necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento, secondo quanto attestato dal dirigente competente, i compiti di supporto all’attività del responsabile del procedimento possono essere affidati…’. L’incarico, invece, esula da procedure di aggiudicazione e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Inoltre, l’articolo 19, ‘Contratti di servizi esclusi’ del decreto legislativo n.163/2006, esclude la possibilità di instaurare un tipo di rapporto di lavoro così come, invece, di fatto scaturisce dalla delibera”.

Per questi motivi l’Udc ha espresso il proprio contrario. E, intanto, i centristi aversani chiariscono che: “Non esiste un’Udc di Bisceglia, bensì un’Udc di Gilberto Privitera, Luigi Menditto, Romilda Balivo, Pasquale Diomaiuta, Antonio Farinaro, Giovanna Campaniello, Gennaro Morra, Domenico Palmieri, Cesario Liguori, Luigi Villano, Francesco Menditto, Giovanni Esposito, Antonio Di Biase, Raffaele Menditto, Mimmo Bisceglia, Giuseppe Lettieri e tanti altri; non esiste allo stato un’Udc rappresentata da altri soggetti, seppur tesserati in maniera anomala, e tra questi sostenitori di Paolo Santulli (ex Fi, Popolari Udeur, Mpa e infine Nuovo Sud), familiari di Adolfo Giglio (consigliere comunale Udeur), assessore Mattiello (Nuovo Sud) e Mario Abbate (transitato per Alleanza Nazionale quattro anni fa ed ora autonomista)”. E, ancora, l’Udc sottolinea che “Pozzi e Bisceglia non si combattevano affatto, anzi, dalla collaborazione di Bisceglia, Pozzi e Tiberio Cecere (tutti democristiani) e dall’atteggiamento costruttivo di alcune forze politiche nei momenti importanti per la città (vedi il Pci dell’onorevole Angelo Iacazzi) è stato realizzato un numero di opere irripetibile per Aversa: Parco ‘Salvino Pozzi’, Facoltà di Architettura, Facoltà di Ingegneria, piazza Vittorio Emanuele, piazzetta Santulli, stadio comunale, sistemazione marciapiedi e strada di piazza Crispi, scuola polifunzionale via Kennedy, completamento scuola elementare in via del Popolo, Asilo in via del Popolo, Istituto scolastico in via San Lorenzo, caserma Polizia di Stato in via San Lorenzo, completamento scuola media ‘Pascoli’, creazione variante a viale Kennedy (attuale via Nobel), risoluzione di annosi problemi per la costruzione delle Scuole Elementari di Via Fermi e via Giordano, illuminazione viale della Libertà, ecc. e tante altre opere che sono terminate in fase successiva (tra cui il Palazzetto dello Sport)”.

“Tanto è stato possibile, – concludono i rappresentanti dello scudocrociato – in virtù di una concezione diversa di far politica, davvero nell’interesse della propria città (per il quale tutti oggi dichiarano di voler operare) e di una reciproca stima e rispetto dell’uno verso l’altro, che hanno fatto sì che Aversa avesse propri rappresentanti a livello provinciale (Mimmo Bisceglia), regionale (Alfredo Pozzi) e nazionale (Tiberio Cecere)”.

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