Scappa dall’ospedale e minaccia di farsi esplodere: poi cade da finestra e muore

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Dramma della follia nella tarda serata di lunedì, ad Aversa. Un immigrato tunisino di 33 anni, Assed Ben Ardia, ha tentato di tagliarsi le vene con una scheda elettronica in piazza Mazzini.

Sono intervenuti i carabinieri del reparto territoriale di Aversa e il personale del 118 che lo hanno portato presso il reparto di psichiatria dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” dove, nonostante fosse sotto sedativi, una volta toltegli le manette, si è lanciato dalla finestra del pronto soccorso, alta quattro metri, finendo sull’impianto di climatizzazione, non prima di aver ferito in maniera grave un medico del 118 con una testata alla bocca. Da qui ha raggiunto un’abitazione al secondo piano di via Cappuccini, dove, nonostante le persone presenti, ha preso una bombola di gas e ha cercato di farsi saltare in aria.

Quando stava per essere raggiunto dai carabinieri, avvertiti dai presenti, si è arrampicato sui tubi dell’acqua ed ha raggiunto il quarto piano. Qui, ancora incurante dei presenti, ha lanciato suppellettili dal balcone contro le forze dell’ordine e i presenti. Si è poi chiuso in un bagno, barricandosi grazie ad una lavatrice messa dietro la porta. Ancora una volta ha preso una bombola e ha tentato di dare fuoco alla stessa con fili elettrici. Questa volta stava per riuscirci e solo l’intervento coraggioso di una carabiniere ha evitato il peggio. Nuova fuga e, alla fine, si è sporto dalla finestra del bagno, non si è capito bene se per suicidarsi o per scappare. Fatto sta che è finito al suolo. Per lui morte istantanea.

Secondo gli investigatori, l’uomo era quasi certamente sotto l’effetto di qualche potente sostanza stupefacente, considerato che i calmanti somministrati non gli hanno praticamente fatto effetto. A chiarire questo particolare sarà l’autopsia disposta dal magistrato di turno.

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