CASTEL MORRONE. Su richiesta dei quattro consiglieri di opposizione dellUnione Civica, venerdì 14 ottobre, alle ore 10, si riunirà il Consiglio Comunale in seduta straordinaria.
Lunico punto su cui lAssise sarà chiamata a discutere e a votare è limpegno per il sindaco e la giunta a disporre per la revoca in autotutela del bando di gara, del provvedimento di aggiudicazione definitiva per laffidamento in concessione dellampliamento, ristrutturazione e gestione del cimitero comunale e di ogni altro atto del procedimento preordinato e/o consequenziale. Nello stesso dispositivo di richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio, il gruppo dellUnione indica in maniera circostanziata, con il relativo riferimento normativo, una lunga serie di irregolarità che dovrebbero spingere lAmministrazione a tornare sui propri passi. Tali irregolarità spiegano dallopposizione sono state già notificate anche al responsabile del procedimento, il tecnico comunale a capo dellarea di competenza, con conseguente diffida a firmare un contratto che, in questo scenario, sarebbe fuori dalle regole imposte dalla legge. La questione della concessione a privati dellampliamento, della gestione e della ristrutturazione è un tema che sta sollevando critiche e malumori tra i cittadini di Castel Morrone.
Il gruppo dellUnione Civica, ritenendo più che fondate le ragioni per una revoca di questa concessione, si sta impegnando su più fronti affinché loperazione non vada in porto. La privatizzazione del cimitero, - affermano dallUnione un luogo che per il suo alto contenuto sociale dovrebbe essere escluso da ogni logica di profitto, è un grave errore amministrativo. Lincasso stimato per la ditta aggiudicataria è di 8 milioni di euro, per un vincolo complessivo di 20 anni per i Morronesi. Gli effetti pratici di questa operazione saranno un aumento abnorme delle tariffe del servizio per i cittadini e un ulteriore impoverimento delleconomia locale. Una parte importante della vitalità economica locale è costituita da professionalità tecniche e da piccole realtà artigiane e imprenditoriali. In questo nuovo regime di monopolio, che lAmministrazione intende imporre alla conduzione del cimitero, i tecnici e le imprese locali saranno praticamente estromesse dalla competizione e dalla possibilità di lavorare e produrre reddito prezioso per lo sviluppo del nostro territorio. Altro aspetto incomprensibile dellaffare cimitero continuano dallopposizione è che il Comune, per rientrare in possesso della gestione nel 2031, avrà lobbligo di anticipare i costi di tutti loculi invenduti. Se si tiene presente che il progetto prevede la costruzione di ben 2000 posti tra loculi, ossari e cappelle, a fronte di una statistica che dice che nel nostro comune i decessi sono meno di 50 allanno, è facile calcolare che almeno 1000 posti rimarranno invenduti e alla scadenza del contratto, costituiranno un onere micidiale per lEnte Comunale qualora volesse decidere di riappropriarsi della gestione del cimitero. Non si spiega, inoltre, lo spropositato esproprio di ben 12mila metri quadri, a fronte di unesigenza da progetto di soli 6 mila metri quadri di suolo. E, infine, non si spiega un affidamento che viene spacciato per project financing ma in realtà è un vero e proprio finanziamento forzoso dei cittadini di Castel Morrone allattività imprenditoriale di un privato. Infatti, i costi di costruzione di loculi e cappelle saranno anticipati a tutti gli effetti dai Morronesi che ne faranno richiesta e non dalla ditta aggiudicataria, come dovrebbe essere per qualsiasi attività realmente imprenditoriale.
Queste sono solo alcune delle motivazioni che verranno discusse in Consiglio e nel successivo confronto pubblico che si terrà domenica 16 ottobre, alle 17.30, nellAula Magna della scuola media, organizzato dallUnione Civica in collaborazione con altre associazioni locali, a cui sono stati invitati con lettera personale anche il sindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza, in modo che possano avere ampia facoltà di esporre le motivazioni della loro scelta.
Per lopposizione, intanto, suscita rammarico la scelta di convocare un Consiglio comunale così importante alle ore 10 del mattino, orario non certo agevole per favorire una partecipazione di cittadini per assistervi. Ma anche questo concludono dallUnione potrebbe essere un sintomo di scarsa convinzione nelle proprie ragioni e dellesistenza allinterno della stessa maggioranza di forti dubbi su questa decisione.