CASALE.Con l’accusa di estorsione e per un tentato omicidio avvenuto nel 2007, all’alba di giovedì i carabinieri di Casal di Principe hanno arrestato 7 presunti affiliati a tre clan, i Bidognetti, federato alla cosca dei Casalesi, ei Tavoletta-Ucciero.
I sette si trovano rinchiusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’indagine dei militari casertani e’ stata coordinata dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Quattro degli arrestati sono ritenuti affiliati al clan dei Casalesi-fazione Bidognetti, gli altri tre della fazione Tavoletta-Ucciero. Gli indagati sono accusati di tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi, tentata estorsione aggravata, ricettazione e favoreggiamento. All’indagine hanno collaborato tre pentiti.
Secondo gli inquirenti Vincenzo Ucciero, in qualita’ di mandante, e Antonio Schiavone e Giuseppe Mione, in qualita’ di esecutori materiali, tutti appartenenti alla fazione Tavoletta-Ucciero a ottobre del 2007 avevano avvicinato il titolare di una fabbrica di fuochi pirotecnici di Villa Literno (Caserta), imponendo, con un’azione metodologicamente mafiosa, il versamento di una somma di denaro e il coattivo sconto di titoli di credito. La tangente non fu pagata a causa dell’interposizione di un altro clan intervenuto a protezione della vittima.
Emilio Di Caterino latitante all’epoca dei fatti, Massimo Alfiero, Antonio Di Tella, Luigi Grassia, Vincenzo Letizia, Luigi Tartarone e Nicola Di Domenico, tutti appartenenti al gruppo Bidognetti, nel novembre del
Tutto cio’ allo scopo di riaffermare il predominio della fazione bidognettiana sul gruppo avverso dei Tavoletta-Ucciero a Villa Literno e consolidare i rapporti con l’all’epoca latitante boss Antonio Iovine.
Le vittime riuscirono a sfuggire all’agguato mettendosi in salvo. All’alba di giovedì i carabinieri di Casal di Principe hanno arrestato Massimo Alfiero di 39 anni, Nicola Di Domenico 37, Antonio Di Tella 36, Vincenzo Letizia 25, Giuseppe Mione 28, Antonio Schiavone 21 e Vincenzo Ucciero 42.