CASAL DI PRINCIPE. Dopo aver imboccato il tunnel buio del fallimento economico-amministrativo, il sindaco Martinelli, da buon berlusconiano, dichiara e promette la rinascita della città dalle sue ceneri.
Se la situazione non fosse drammatica, potremmo anche ridere di questa battuta ma è opportuno ricordargli, innanzitutto, che nelle sue dichiarazione anche in Consiglio comunale, ha taciuto colpevolmente sulla sua responsabilità politica, nellaccumulo dei 16,3 milioni di euro, per debiti fuori bilancio. Lo afferma, in una nota, A. Fontana, responsabile del circolo di Sinistra Ecologia e Libertà.
Chi non conoscesse la vicenda dellamministrazione casalese dei precedenti 15 anni, continuano i vendoliani tutta segnata dal dominio del centrodestra cosentiniano, potrebbe pensare che il dottor Martinelli fosse altrove in questo lungo periodo del disastro economico del nostro Comune. In realtà lattuale capo della giunta, è uno dei primi esponenti storici di Fi, da molti anni consigliere comunale, già sindaco di Fi, poi assessore ai lavori pubblici nella precedente giunta di centrodestra, con i soliti alleati variabili Udc e Udeur. Oggi, il dottor Martinelli, berlusconiano di ferro, in disaccordo con altri nel Pdl, guida una maggioranza precaria (11 su 20 consiglieri) formatasi con un raggruppamento civico/ misto, sempre di centrodestra, che alla fine chiude, e speriamo concluda il ciclo, con questo fallimento politico amministrativo/finanziario che solo il sindaco stenta a vedere.
Il direttivo di Sel aggiunge Fontana pensa che si sta facendo un grave torto ai cittadini di casale, anche a quelli che hanno contribuito al deficit, evadendo le tasse comunali, non informandoli che da oggi hanno un altro debito complessivo di più di 16 milioni di euro, che ricade sulla città e comporta linasprimento delle tasse, la riduzione dei servizi sociali, limpossibilità di spendere per strutture e lavori di miglioramento del paese. Lente è commissariato per la gestione finanziaria e del personale: la giunta, a nostro avviso, non è in grado di mettere in campo un programma di rigore e di risparmio di spese correnti eccessive e inutili. Se è vero che i consiglieri comunali eletti, in parte per rapporti di tipo clientelari, non possono coesistere con una sana amministrazione, allora invitiamo il sindaco Martinelli e chi lo supporta, a fare lunica cosa utile in questo momento: dimettersi.