I Giovani del Pdl: “Basta, il paese annega nel ridicolo”

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Lettera aperta, intitolata “Mo Basta!”,dei giovani del Pdl ai politici e alla cittadinanza di Casal di Principe.

Riceviamo e pubblichiamo: “L’indecenza e l’irresponsabilità che molti di voi stanno dando non è più sopportabile da gran parte dei cittadini e questo riguarda la buona parte degli appartenenti a tutti gli schieramenti politici. Il vostro agire, attento solo ai piccoli o grandi interessi personali, trascurando gli interessi di Casal di Principe, ci ha portato al disastro e annega il paese nel ridicolo.

Rendetevi conto la maggior parte dei cittadini non hanno più nessuna intenzione di farsi rappresentare da politici che ormai vivono solo in logiche di potere ed affarismo lontano dal senso della politica stessa.

In questo periodo cosi difficile per noi è impossibile e vergognoso pensare che esistano ancora persone che destinano fondi comunali, quindi fondi di noi cittadini, per la gestione di pochi cani randagi al costo di 40mila euro, quando poi la popolazione randagia per le strade è diventata insostenibile e pericolosa;

che giochino ancora a dare incarichi a ditte private (anche se di piccola entità – sotto i 10mila euro – ma è la somma che fa il totale) per mantenere in gioco una maggioranza risicata;

che, pur avendo il Comune tra le sue proprietà centinaia di immobili, destini il Comando di Polizia Municipale in un’abitazione in cui paghi il canone di locazione;

che votino il giovedì il dissesto e che il giorno dopo la maggioranza consiliare faccia stampare un manifesto in cui si chiede (non si sa a chi, in quanto loro stessi maggioranza) la costruzione di piste ciclabili, strutture sportive, conferenze di servizi; che giocano ancora con la sorte dei cittadini, dicendo che il dissesto fosse inevitabile (in quanto debiti scaturiti dalle passate amministrazioni) senza specificare che la maggior parte di essi nelle passate amministrazioni rivestivano il ruolo di super assessori.

La gravità del momento impone che i cittadini con spirito di responsabilità e abnegazione, che hanno veramente a cuore le sorti di un paese già per lungo tempo maltrattato (prima da noi stessi e poi dall’opinione pubblica), parlino tra di loro e si adoperino per creare davvero qualcosa di costruttivo che risponda agli interessi dei cittadini.

La nostra non è un’accusa fine a se stessa, non ci eleviamo su di un podio giudicando l’operato degli altri, stiamo cercando di confrontarci con tutta la popolazione e di renderla attiva, in quanto ciò riguarda il futuro di noi tutti. Bisogna dare prospettive positive per il futuro dei giovani, creare un’immagine reale di un paese stanco di pregiudizi. A tutti rivolgiamo una richiesta di aiuto per confrontarci e trovare insieme sinergie”.

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