CASERTA. Il coordinamento provinciale casertano “Acqua Bene Comune”, preso atto della evasa assemblea dellAto 5 del 27 settembre convocata dallEnte provinciale, chiede, con una lettera di sollecito inviata a tutti i 104 sindaci di Terra di Lavoro, …
… di attivarsi ora, di conseguenza, con iniziative e controiniziative che impegnino con efficacia la Provincia a produrre atti che vadano nella direzione indicata dal risultato referendario del 13 giugno: no alla gestione con spa del servizio idrico, no alla adeguata remunerazione del capitale investito nella tariffa pagata dai cittadini.
“Coloro – spiegano dal movimento – che hanno alzato voce senza parsimonia contro le presunte stantie manovre di lottizzazione delle poltrone sottese alla prima convocazione di un organismo che presumibilmente sarà soppresso fra tre mesi, aprano una vera autostradadi agibilità politica che porti un risanamento concreto nel settore delle partecipate e gestione del SI, senza prestarsi a troppo facili, sterili e mortificanti strumentalizzazioni da schieramento partitico. Con queste premesse ribadiamo il nostro impegno sul territorio e la convinzione che il mandato per unopposizione vera all’articolo 4 dell’ultima manovra finanziaria (tentativo di ri-privatizzare i servizi pubblici, tranne, per il momento, l’acqua annientando il risultato referendario), non può essere conferito alla sola sfera partitica”.