Anthony Manfredonia presenta il suo primo album al Bar Serao

di Redazione

Anthony Manfredonia CASERTA. Ha voluto presentare il suo primo album nella città natale e quando c’è stato da scegliere la location non ha esitato un attimo nel designare il wine bar Serao (Caserta, via Santorio, 5) come cornice ideale.

Così venerdì 14 ottobre a partire dalle ore 21, Anthony Manfredonia presenterà il suo “In solitario splendore” (già in vendita in tutti i negozi, su I-Tunes e sui principali digital store su etichetta Nar International distr. Edel), contenente, tra gli altri, “il mio amore” in duetto con l’attrice Barbara De Rossi, sua attuale compagna. Ovviamente quando si parla di arte, Giacomo Serao e l’immancabile Isidoro Bokambanza, non possono essere da meno, pronti a dare vita alle loro creazioni in grado di incantare anche i palati più esigenti.

Anthony nasce a Caserta nel 1982 e consegue il diploma dell’istituto d’arte. Fin da bambino nutre una grande passione per la musica e la scrittura. A 14 anni, la prima band nata sui banchi di scuola. All’età di 16 anni inizia il suo vero e proprio percorso artistico entrando a far parte degli Universal Mind, band progressive-rock molto raffinata. Seguono varie collaborazioni con altre band tra cui i Lieben (popolare il loro brano “Non ti perderò nel vento”). Dai Lieben ai Maledidei; quest’ultima è una band musicalmente più melodica ed elaborata con un sound originale ed elegante. Il gruppo, guidato dal cantautore (artista a 360 gradi poeta, pittore, vanta esperienze anche nella moda e nel cinema), è molto apprezzata.

Per anni si esibisce in piazze e locali del sud Italia. Anthony nei suoi spettacoli, ha sempre legato la canzone italiana al teatro, cercando di creare delle performance che andassero al di là del semplice concetto musicale. Nelle varie esibizioni, un susseguirsi di suoni, poesie, video, proiezioni, cambi d’abito, effetti speciali. Contemporaneamente notevoli sono le collaborazioni dell’artista: da Agostino Santoro (batterista degli Avion Travel prima nonché dei Mediterranea ) con il quale dà vita ad un progetto improntato sulla storia e il percorso della beat generation. Insieme, per un paio d’anni portano in giro il loro spettacolo working progress, fatto di reading letterari e di studio proprio sul movimento culturale nato negli anni 50. Nel 2004 con Ascanio Trevisano (violinista che vanta grandi collaborazioni come con il maestro Ennio Morricone) inizia un progetto dedicato all’unione della poesia e della musica classica.

Collabora con lui Raffaele Bove (chitarrista e clavicembalista di un’orchestra classica campana folkloristica), prima chitarrista dei Maledidei. I Maledidei ricevono molti elogi, spiccano tra questi quelli degli Afterhours, di Pietra Montecorvino, Gennaro Cosmo Parlato e Carmine Migliore. Quest’ ultimo, ex Collage, ne cura per un periodo la direzione artistica e definisce la band “indie rock tra le migliori del panorama musicale alternativo italiano”, anche per la carica e l’impatto emotivo dei loro live teatrali. Le sue poesie e i suoi quadri sono stati recensiti su diverse riviste nazionali.

Nel 2010 decide di ibernare i Maledidei per portare avanti il suo progetto da solista (ancor più intimo e introspettivo) sempre più rivolto alla musica d’autore. Anthony è anche un apprezzato poeta (interessanti i servizi a lui dedicati su varie riviste tra cui Chi, Diva e Donna, Grand Hotel, Vero, Vera, etc. che hanno sottolineato l’eleganza stilistica dell’artista). In cantiere c’è anche la pubblicazione del suo primo libro di poesie che si chiamerà “Il disordine dei sogni”. Oggi Anthony, scrive musica e testi, rifacendosi alla tradizione dei grandi chansonier italiani. La sua musica è influenzata dal jazz e dal tango che fanno da supporto a testi passionali, dove l’amore e tutte le sue sfaccettature, sono il tema principale.

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