Acqua, Liguori: “La delibera del consorzio destinata a diventare carta straccia”

di Redazione

Cesario LiguoriCESA. “Il tentativo disperato dei nostri amministratori di ottenere un piccolo sconto sul notevole aumento dei costi per i cittadini causato dall’adesione al Consorzio Idrico diventa sempre più disperato”. Lo afferma, in una nota, il dottor Cesario Liguori.

“L’assessore regionale al ciclo integrato delle acque – aggiunge Liguori – ha annunciato l’avvio delle procedure per il commissariamento del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro a causa dell’insolvenza del consorzio stesso. In conseguenza di ciò, la delibera dell’assemblea dei sindaci che è alla base della tanto decantata diminuzione dei prezzi del consumo dell’acqua, annunciata con grande enfasi e soddisfazione da un manifesto pubblico del Pd di Cesa, corre il rischio di diventare carta straccia. Addirittura, si corre il rischio della sospensione della fornitura in alcuni comuni. Sono infatti alcuni anni che il consorzio accumula debiti con la Società Acqua Campania. La Regione Campania vanta attualmente un credito di circa 58 milioni di euro nei confronti del Consorzio che non riesce a recuperare da anni ingenti somme dovute da moltissimi comuni che aderiscono. Questo per rispondere a quanti a Cesa hanno difeso l’adesione al consorzio come una scelta di grande efficienza e qualità negando la fallimentare gestione e la natura di carrozzone politico del consorzio stesso”.

“L’assurdo – continua l’affondo di Liguori – è che la delibera di modifica delle fasce tariffarie con diminuzione dei prezzi è stata votata in gran parte dagli stessi sindaci dei comuni che non hanno pagato, provocando così il grosso debito del consorzio. Figuriamoci se con questi ‘chiari di luna’ il futuro commissario renderà operativa quella delibera. Vista la situazione complicata nella quale ci siamo infilati – conclude – non ci resta che aspettare gli eventi e pronunciare la famosa frase ‘io ….. speriamo che me la cavo’”.

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