CESA. Allindomani della pubblica dichiarazione del sindaco Vincenzo De Angelis in merito alla scelta di non candidarsi alle prossime elezioni comunali, è inevitabile che gli sguardi scrutino allorizzonte alla ricerca dei papabili.
A cinque mesi dalla data delle elezioni, nulla è dato per certo ed i nomi che circolano sono basati su ipotesi e supposizioni che, se da una parte lasciano il tempo che trovano, dallaltra invitano alla riflessione. Nonostante il clima di apparente indecisione e passività sull’argomento, i nomi in gioco sono diversi ed ognuno ha la sua specifica ragione desistere anche se, entrando nel particolare dei partiti, il Pd è lunico che potrebbe esprimere un nome univoco e condiviso.
Proprio dalle fila del centrosinistra, infatti, riecheggia il nome di Giuseppe Fiorillo, attuale vice presidente del Consiglio Provinciale, già sindaco di Cesa per ben due mandati. Un nome, una garanzia, tanto che la sua scelta metterebbe daccordo anche i più ‘facinorosi’. Ma se così non fosse? Diverse le alternative, a partire dallattuale vicesindaco Antimo DellOmo fino allassessore Stefano Verde, passando per il segretario del Pd Enzo Guida o, ancora, per lassessore Franco Marino. Questultimo, però, potrebbe fare un passo indietro qualora si concretizzasse la discesa in campo dello zio Domenico (Mimì) Mangiacapre che, nonostante lapparente assenza, ha sempre svolto una politica di nicchia che potrebbe palesarsi con la costituzione di una lista civica bipartisan nella quale poterebbero confluire esponenti del centrodestra e del centrosinistra. Il tam tam sul totosindaco parla anche del dottor Cesario Liguori, che pare sarebbe alla ricerca di alleanze per rafforzare le sue aspirazioni.
Fumate nere arrivano, invece, dagli altri due partiti presenti sul territorio. Da una parte il gruppo del Pdl che, dopo lesperienza amministrativa allopposizione, pare brancolare nel buio. Infatti, oltre al nome di Cesare Bortone, non è stata palesata alcuna velleità amministrativa. Discorso a parte per lUdc che, attraversando un periodo di forte confusione e divisione interna, è giunto al commissariamento pro tempore esterno. Dalla spaccatura è emerso, soprattutto negli ultimi tempi, il nome di Cesario DAgostino mentre laltra fazione guidata dallex segretario Anna Mele e da Beniamino De Michele potrebbe mettere in pratica lagognata apertura e, magari, allearsi ad uneventuale lista del centrosinistra.
Ultimo accento va allassessore Cesario Oliva, il quale, da principio, ha proposto le primarie per decidere il nome del candidato oppure, se ciò non si realizzasse, sarebbe pronto a scendere in campo come capolista; ipotesi nulla nel caso della candidatura del dottor Fiorillo.
Ed ora che le carte sono in tavola non resta che giocarle nel migliore dei modi; a meno che De Angelis, vestendosi dei panni di un esperto croupier, non decida di ritornare sui suoi passi e riprendersi la posta in gioco.