Nuova Zelanda, nave spaccata: tonnellate di petrolio in mare

di Redazione

 Lanave portacontainer “Rena”,incagliatasi il 5 ottobre nella Bay of Plenty in Nuova Zelanda, è destinata a produrre un disastro ambientale per la fuoriuscita di petrolio.

Le autorità marittime, coadiuvate da volontari, si affannano per limitare le conseguenze di un incidente che riporta alla mente la marea nera provocata dalla Bp nel golfo delMessico. Intanto, numerosi cittadini e reporter stanno documentando, via web,il naufragio e le operazioni finalizzate ad evitare la fuoriuscita di oltre mille tonnellate di greggio, di cui già 350 disperse in mare. Dei filmati su Youtube mostrano le spiagge locali invase da chiazze dipetrolio. Sono più di mille gli uccelli morti, molti di specie rare. E tanti altri stanno annegando appesantiti dalla melma nera o muoiono di freddo quando il petrolio dissolve il loro strato impermeabile. Su alcune spiagge si sono anche riversati i detriti fuoriusciti dai 90 container caduti in mare. Uno di essi conteneva ferrosilicone, che emette gas infiammabile.

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