La Lazio si aggiudica 2-1 il derby di Roma con un gol di Klose al 93′. Nel pomeriggio Juve bloccata sullo 0-0 sul sempre insidioso campo del Chievo, identico risultato tra Atalanta e Udinese.
Le due bianconere restano in testa alla classifica e il Cagliari si morde le mani per l’occasione unica che ha sciupato per guardare tutti dall’alto: in Sardegna anche il Siena impone lo 0-0 e i rossoblù non fuggono solitari in testa. Tutte le partite di domenica pomeriggio terminano senza reti, eccetto il Bologna che ne segna due sul campo del Novara. Per cercare le emozioni occorre tornare a sabato con la sconfitta 2-1 dell’Inter a Catania (nerazzurri penultimi con soli 4 punti), il Milan che torna in salute superando 3-0 il Palermo, e l’inaspettata sconfitta casalinga del Napoli di fronte al Parma.
DERBY DI ROMA. Intensità ed emozioni anche senza Totti. Il derby di Roma non ha smentito le attese, ma il livello tecnico visto all’Olimpico non è stato eccelso. Giallorossi arrembanti all’inizio e Osvaldo in gol al 6′ su assist di Pjanic. Osvaldo solleva la maglia dove compare la scritta “Vi ho purgato anch’io”, simile a quella di Totti in un derby del 1999 che fece nascere molte polemiche nel mondo calcistico romano. La Roma insiste ma non viene il gol del ko. La Lazio si riorganizza e punge in avanti con Klose e Cissé. Nella ripresa i biancocelesti pareggiano al 7′ con un rigore di Hernanes per fallo da ultimo uomo su Brocchi da parte di Kjaer, che viene espulso. Da qui in avanti in undici contro dieci è un monologo dei laziali (che prendono anche un palo e una traversa) e quando il pari sembra acquisito arriva la stoccata di Klose al 93′. L’allenatore della Lazio Edy Reja viene espulso per eccessiva esultanza sotto la Nord. Ma per il tecnico, che non aveva mai vinto il derby di Roma ed aveva un rapporto «difficile» con i tifosi, va bene così. “Ci abbiamo provato in tutti i modi. E alla fine ci siamo riusciti”, ha commentato Hernanes, il migliore in campo del derby. “Mancava questa vittoria, finalmente è arrivata. Con questa vittoria cambia tutto. Abbiamo sfatato questo tabù, soprattutto per Reja”. “Questo derby ne vale quattro per come è stato vissuto e vinto”, ha detto il presidente laziale Lotito.
CHIEVO-JUVENTUS.In soli 20′ minuti di gioco Del Piero sigilla Chievo-Juventus: un clamoroso palo su colpo di testa e portiere immobile, un gol salvato sulla linea di porta a Buffon battuto. Il campo dei veronesi è sempre stato difficile per i bianconeri, Conte l’aveva detto alla vigilia e così è stato. Il tecnico bianconero conferma la formazione che aveva superato il Milan. Primo tempo un po’ di studio da ambo le parti con i veronesi che ingabbiano Pirlo e Vucinic, poi la Juve fa la partita nella ripresa, ma non riesce a passare. Conte sostituisce Krasic con Giaccherini, poi l’ex cesenate si infortuna ed entra Estigarribia. Il cambio di Marchisio (un po’ spento) al 70′ con Del Piero è il più azzeccato, ma il risultato non si schioda dallo 0-0. Considerando gli altri risultati, un punto con il Chievo non è da buttare via per le ambizioni juventine. “Sono rammaricato per il risultato, ma non ho nulla da dire alla squadra come voglia e atteggiamento”, ha commentato Antonio Conte ai microfoni di Sky. “Abbiamo fatto la partita dal primo all’ultimo minuto, abbiamo pagato gli sforzi di chi veniva dagli impegni con le Nazionali”, ha aggiunto il tecnico bianconero. “Il Chievo è un’ottima squadra, molto fisica e spesso gioca con nove giocatori dietro la palla. Non dimentichiamo che in tre mesi abbiamo cambiato tutto, dalla mentalità all’ atteggiamento. Ora andiamo anche fuori casa a fare la partita. Abbiamo ritrovato la mentalità da grande squadra, stiamo facendo buone cose, ma certo sappiamo che dobbiamo ancora lavorare molto”.
CESENA-FIORENTINA. Combattuto, ma senza gol l’anticipo domenicale all’ora di pranzo. Per il Cesena è il secondo zero a zero consecutivo sul proprio campo, mentre la Fiorentina prosegue la sua «astinenza» in trasferta dove non hai mai segnato. I padroni di casa hanno premuto di più e giocato meglio. I viola si sono svegliati nel finale quando hanno tentato un forcing complice anche l’espulsione di Adrian Mutu attorno alla mezz’ora del secondo tempo. Il grande ex della partita, per la prima volta contro la sua vecchia squadra, si è reso protagonista di un brutto fallo di reazione: inevitabile il rosso. Gran movimento di Jovetic, che avrebbe vouto festeggiare il prolungamento del contratto con la Fiorentina, fino al 2016, ma la difesa romagnola ha fatto buona guardia sugli attaccanti gigliati. Anzi, proprio i bianconeri sono stati i più pericolosi: due le traverse della porta difesa dal polacco Boruc scheggiate dai cesenati.
IL COLPO DEL PARMA A NAPOLI.Sabato sera al San Paolo il Napoli cade: vince il Parma 2-1. Gobbi e Modesto stendono a sorpresa i partenopei, che forse “distratti” dall’imminente sfida al Bayern Monaco in Champions hanno incassato la prima sconfitta casalinga della stagione. Quella della squadra di Mazzarri è stata una prova sottotono, malgrado il momentaneo 1-1 con Mascara, subito seguito dalal rete in contropiede di Modesto. Benissimo invece la squadra di Colomba, lontana parente di quella travolta all’esordio in campionato dalla Juve.
RISULTATI 6^ GIORNATA: sabato 15 ottobre Napoli-Parma 1-2, Milan-Palermo 3-0, Catania-Inter 2-1; domenica 16 ottobre Lazio-Roma 2-1, Genoa-Lecce 0-0, Novara-Bologna 0-2, Atalante-Udinese 0-0, Chievo-Juventus 0-0, Cagliari-Siena 0-0, Cesena-Fiorentina 0-0.