Camera, polemica su Fini: botte tra Lega e Fli

di Mena Grimaldi

Marco ReguzzoniROMA. Ennesima rissa alla Camera dove alcuni deputati della Lega e quelli di Fli sono venuti alle mani.

Ancora una volta viene offeso il popolo italiano. Una classe politica di “cattivi maestri”, soprattutto per i giovani e in barba alle tante condanne sui fatti di violenza avvenuti nei giorni scorsi a Roma durante la manifestazione degli Indignatos. L’increscioso episodio siè verificato nella tarda mattinata di mercoledì,quando Marco Reguzzoni, capogruppo della Lega Nord alla Camera, è intervenuto definendo “scandalose” le parole di Gianfranco Fini, presidente della Camera, nel suo intervento a “Ballarò”. Soprattutto il passaggio sulla pensione baby di Manuela Marrone a 39 anni, moglie di Umberto Bossi.

Tutto in regola con le leggi vigenti all’epoca, quando, ha rimarcato Reguzzoni, la Lega non era in Parlamento “ma il presidente Fini sì e non ha fatto nulla”. Perciò, secondo Reguzzoni, Fini si deve dimettere. “Il suo comportamento di questo giorni è inopportuno: chi presiede la Camera non può sedere in uno studio televisivo al livello di altri leader politici”. A quel punto è partita dai banchi della Lega a Montecitorio il coro “dimissioni-dimissioni” rivolto al presidente della Camera, in quel momento assente dall’emiciclo, tra gli applausi dei leghisti e di esponenti del Pdl. Il caos è scoppiato quando Italo Bocchino, vicepresidente Fli, ha risposto: “L’onorevole Fini ha tutto il diritto di andare a una trasmissione come presidente della Camera e leader politico”.

Claudio Barbaro di Fli è arrivato vicino ai banchi della Lega, e sono volatebotte con Fabio Raineri del Carroccio. Sono accorsi i commessi per dividerli. Il presidente di turno dell’assemblea, Rosy Bindi, ha richiamata più volte i deputati all’ordine, in particolare il finianoFabio Granata, poi ha sospeso la seduta.

Alla ripresa ancora tensione quando in aula è entrato per presiedere l’assemblea, proprio Gianfranco Fini, accolto dal coro “dimissioni, dimissioni!” dei deputati della Lega mentre una fila di commessi si è frapposta tra i deputati del Carroccio e quelli di Fli. Fini, che si è rifiutato di rispondere in aula, riservandosi di esercitare il diritto di replica in altre sedi, ha solo detto: “Se lo facessi finirei per confermare quella insussistente accusa di partigianeria”. Intanto, il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, annuncia un ricorso al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Polemica Reguzzoni-Bocchino, poi Bindi sospende seduta

La replica di Fini

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