Camorra e riciclaggio, 25 arresti e sequestri per 130 milioni

di Redazione

Guardia di FinanzaCASERTA. 25 ordinanze di custodia cautelare eseguite dai finanzieri della compagnia di Mondragone contro un’organizzazione criminale che aveva dato vita ad una fittizia holding dedita al riciclaggio di proventi derivanti da attività illecite.

L’operazione “Kosmos” ha interessato le province di Napoli, Avellino e Caserta. Coinvolte persone appartenenti ad una ramificata organizzazione legata verosimilmente alla camorra facente capo a due imprenditori casertani, G.S., 52 anni, di Mondragone (già detenuto in carcere per traffico internazionale di sostanze stupefacenti) e G.D., 52 anni, di Casal di Principe, tutti ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata, tra l’altro, ai delitti di riciclaggio e reimpiego di denaro, corruzione, bancarotta fraudolenta nonché emissione di fatture per operazioni inesistenti. Due dei destinatari delle ordinanze si sono resi irreperibili.

L’indagine, sviluppatasi nel corso di due anni anche mediante l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali in carcere, nonché attraverso la censura della corrispondenza epistolare delle persone coinvolte, ha consentito alla Guardia di Finanza di ricostruire un complesso sistema di società, costituite per schermare l’origine illecita dei flussi di capitali provenienti dalle attività illegali del gruppo, nonché di evidenziare il ruolo predominante di G.S., cui erano riconducibili le varie società, nell’ambito dell’articolato sodalizio criminale, con ramificazioni anche in Calabria (‘ndrina Barbaro di Platì – Reggio Calabria), nel basso Lazio e all’estero (Olanda e Venezuela).

Oltre ai promotori, 23 sono risultate le persone coinvolte, nei cui confronti la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha disposto le misure restrittive della libertà personale: 18 ordini di custodia cautelare in carcere e 7 arresti domiciliari. E’ stato accertato che gli appartenenti all’organizzazione hanno concorso, a vario titolo e in qualità di prestanome, a mettere in piedi un vasto complesso aziendale, il cui scopo era appunto quello di occultare l’ingente patrimonio illecitamente accumulato dalle locali consorterie criminali per poi riciclarlo, al fine di eludere l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali.

Disposto anche il sequestro preventivo d’urgenza di possidenze immobiliari, mobiliari ed economiche – dislocate nelle regioni Lazio, Campania e Molise – del valore complessivo di circa 130 milioni di euro. Si tratta, in particolare, di 22 società operanti in svariati settori commerciali (ristorazione, alberghiero, promozione immobiliare, commercio detersivi e autoveicoli, edilizia, coltivazione piante e fiori, imballaggi legno, produzione macchine ed utensili, impiantistica elettrica), 19 conti correnti bancari, 7 fabbricati, 25 terreni e 13 automezzi.

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