ROMA Dopo gli scontri della scorsa settimana durante il corteo degli indignati, Capitale blindata fin dalle prime ore di venerdì per il sit-in della Fiom in piazza del Popolo, la cui autorizzazione è arrivata al termine di una mediazione con la questura nei giorni scorsi.
Nelle prossime ore a protestare, in occasione dello sciopero dei lavoratori della Fiat, della componentistica e della Fincantieri, saranno proprio le tute blu, in un clima delicato.
Non sarà presidiata solo piazza del Popolo, ma tutta l’area limitrofa, gli obiettivi sensibili e i palazzi delle istituzioni, per scongiurare qualsiasi rischio che qualche facinoroso possa approfittare della manifestazione per seminare ancora disordini. Per il sit-in è previsto l’arrivo di circa cento pullman da tutta Italia.
Ma le stazioni e i punti di snodo saranno presidiati soprattutto per monitorare l’eventuale presenza di teppisti perché il rischio di tensioni provocate da facinorosi e black bloc è ancora forte.
Al corteo parteciperanno comunque anche gli studenti e alcuni esponenti politici di Pd, Sinistra e Libertà e altri partiti dell’opposizione. “Continuano ad arrivare adesioni per la manifestazione – ha spiegato il leader delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini – la manifestazione di piazza del Popolo è aperta a tutti i soggetti che sostengono le nostre lotte, che hanno condannato e condannano gli atti di violenza, a partire da quelli avvenuti nella manifestazione del 15 ottobre a Roma”.
“Giudichiamo inaccettabile che, a causa degli episodi di violenza che condanniamo con forza, ai lavoratori Fiat e Fincantieri che rischiano il posto di lavoro, sia negato il diritto di manifestare. È evidente – sottolinea – il tentativo da parte del governo di utilizzare un fatto grave per impedire le libertà e ridurre gli spazi democratici”. Per questo, ha concluso, “l’obiettivo è fare di piazza del Popolo la piazza che riconquista gli spazi della democrazia, dando voce ai lavoratori”.