Sarah, al via udienza preliminare: difesa chiede nullita’ accertamenti tecnici

di Mena Grimaldi

Sabrina e CosimaTARANTO. E’ ripreso nella mattinata di venerdì il processo per il delitto di Avetrana, dopo la decisione della Cassazione di non spostarlo a Potenza.

Al via, dunque, la terza seduta dell’udienza preliminare del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto del 2010 ad Avetrana. In aula, davanti al giudice delle udienze preliminari, Pompeo Carriere,13 imputati, tra cui Michele Misseri, il fratello Carmine e il nipote Cosimo Cosma, accusati di concorso in soppressione di cadavere.Presenti anche Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano accusate di omicidio volontario, sequestro di persona e concorso in soppressione di cadavere. Presente anche uno dei quattro avvocati imputati per questioni attinenti lo svolgimento della propria funzione durante le indagini e cioè l’avvocato Emilia Velletri, ex legale di Sabrina.

L’accusa è rappresentata dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e dal pm Mariano Buccoliero. L’udienza si è svolta per lo più con gli avvocati difensori che hanno presentato alcune eccezioni. In particolare, la difesa di Cosimo Cosma ha presentato un’eccezione preliminare in cui chiede lanullità degli accertamenti tecnici irripetibili su alcuni oggetti sequestratidai carabinieri del Ris (telefonino della vittima, linguetta di metallo a cui era legato, i compressori, le corde e le cinture sequestrate e reperti trovati in auto) per mancata notifica a uno dei due legali, l’avvocato Serena Lucia Missere. Eccezione a cui si è associato anche uno dei difensori di Cosima Serrano, Luigi Rella. Nicola Marseglia, uno dei legali di Sabrina, ha chiesto laconsegna delle intercettazioni, se esiste,con riserva di richiesta della trascrizione integrale.Chiesto anche il completamento, con incidente probatorio, dell’esame su una macchia trovata nella Opel Astra station wagon di Cosima.

L’avvocato Gianluca Pierotti, invece, difensore degli ex legali di Sabrina, Vito Russo ed Emilia Velletri, ha prodotto la trascrizione di un’intercettazione in auto di Ivano Russo e l’intervista ad un amico del giovane andata in onda durante una trasmissione televisiva. La Procura ha acquisito la produzione documentale ed ha espresso parere negativo sulle eccezioni.

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