SANTA MARIA CV. Con riferimento alla nota diffusa dalla ditta Ecological Service nei giorni scorsi, lamministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere chiarisce la propria posizione.
In attesa della nuova gara dappalto per laffidamento del servizio integrato di igiene urbana, da parte della Provincia di Caserta, – si legge in una nota ufficiale dell’amministrazione comunale – la ditta Ecological Service svolge di fatto il servizio senza essere in possesso dei necessari requisiti, come confermato nel parere dellAutorità di vigilanza sui contratti pubblici dello scorso 28 luglio, che ha sottolineato la correttezza dei comportamenti messi in atto dagli uffici comunali. Nel suddetto parere si legge: Lamministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere appellandosi al regime di emergenza in cui ha operato e alla correlata necessità di non interrompere un pubblico servizio ha mantenuto in essere il rapporto con la Ecological Service, nonostante le molteplici anomalie rilevate. Tra queste anomalie sottolinea la stessa autorità spicca lassenza delle garanzie di legge: la Ecological Service oltre ad aver esibito una polizza provvisoria emessa da un intermediario finanziario cancellato dal relativo albo pochi mesi dopo la gara si è resa responsabile della mancata presentazione della cauzione definitiva. E questo il motivo per cui non è stato ancora possibile stipulare il contratto. Il 28 dicembre 2010 venne pronunciata la revoca dellaffidamento, ma il servizio continua a essere svolto dalla Ecological Service giacché per legge non può essere né sospeso né abbandonato fino alla procedura di evidenza pubblica che individuerà altro soggetto idoneo. Quanto al pagamento delle spettanze agli operai del cantiere di Santa Maria Capua Vetere, si sottolinea che la ditta Ecological Service risulta non in regola con il versamento delle contribuzioni previdenziali e, pertanto, il Comune di Santa Maria Capua Vetere sta cercando un accordo con gli enti creditori per poter corrispondere le somme necessarie al pagamento degli stipendi e dei contributi.
Sulla vicenda interviene anche lassessore allAmbiente Donato Di Rienzo: Al di là delle difficili questioni tecniche, quello che interessa in questo momento gli operatori senza stipendio è essere retribuiti. Allo stato dei fatti, per legge, il Comune non può pagare la ditta perché questa risulta inadempiente agli obblighi contributivi e, pertanto, lente dovrebbe prima di tutto versare le somme a Inps e Inail, che però al momento non ce lo consentono nonostante lintervento del prefetto.