AVERSA. Credo che non ci sia tutta questa fretta e non mi spiego tutto questo voler decidere quando manca ancora tanto tempo per le elezioni della prossima primavera che decideranno chi dovrà essere il mio successore.
A parlare sarebbe (il condizionale è dobbligo) il sindaco di Aversa Mimmo Ciaramella che con i suoi fedelissimi si sarebbe lamentato di questa corsa a determinare già ora (in verità mancano cinque, sei mesi allappuntamento elettorale) chi dovrà rappresentare il centrodestra nella lotta per decidere chi dovrà succedergli. In primo luogo avrebbe affermato il primo cittadino normanno cè lingarbugliata situazione nazionale che potrebbe incidere pesantemente sulle alleanze anche a livello locale.
Chi, infatti, ha dimenticato limbarazzo di Marco Follini e Stefano Graziano, attualmente parlamentari del Partito Democratico, quando si sono ritrovati nel centrosinistra dopo aver tirato la volata allo stesso Ciaramella addirittura con una presenza personale in città? Anche se, poi, i consiglieri comunali aversani ci hanno abituato a capovolte politiche e a cambi di casacca continui, con qualcuno che ne è riuscito a cambiare poco meno di una decina nei primi tre anni di consiliatura, passando dallopposizione alla maggioranza e viceversa con una versatilità unica.
Ma, tornando allo sfogo di Ciaramella, questultimo avrebbe anche sottolineato (e crediamo che sia la cosa che più lo preoccupa) che ogni nome o ipotesi di candidature a sindaco che si legge sui giornali o dei quali si ha comunque notizia non fa altro che creare fibrillazioni nella nostra attuale maggioranza che, in questo ultimo scorcio della consiliatura, deve guardare al concreto per portare a termine le cose iniziate.
Intanto, Ciaramella avrebbe comunque un suo candidato, il fedelissimo avvocato aversano Mario Tozzi. Questultimo, però, avrebbe solo il ruolo di candidato di bandiera. Alla fine, infatti, la triade pidiellina aversana Ciaramella-Giuliano-Golia tenderebbe a candidare un esponente che non appartiene al proprio partito, ma che potrebbe raccogliere consensi trasversali: lex presidente del consiglio comunale nella prima amministrazione Ciaramella, lavvocato Antonio Farinaro, esponente Udc, ma molto, molto vicino al gotha di quella che fu Forza Italia.