Ciaramella: “Udc ha votato con l’opposizione? E’ democrazia”

di Redazione

Domenico CiaramellaAVERSA. “Per quanto riguarda l’urbanistica abbiamo fatto un grosso passo avanti”.

Il sindaco di Aversa Mimmo Ciaramella esordisce con queste parole per commentare il rigetto della mozione presentata dai consiglieri indipendenti Rosario Capasso, Francesca Marrandino e Nicola Verde, discussa in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale. “Nella sede istituzionale – ha continuato il primo cittadino – abbiamo ribadito quanto già deciso e avviato con atti concreti, ossia con una apposita delibera di giunta”. Il sindaco normanno fa riferimento alla decisione dell’esecutivo di nominare un consulente che possa supportare l’insufficiente (come organico) ufficio urbanistico per la redazione delle linee guida di importanti provvedimenti del settore come il Puc e il Piano Casa, oltre che riscrivere l’obsoleto regolamento edilizio.

Quando gli viene fatto notare che l’Udc ha votato in quella occasione con le opposizioni, contro la nomina del consulente, Ciaramella non si scompone più di tanto e risponde: “Non abbiamo mai detto che nella coalizione tutti debbano concordare allo stesso modo, che deve esserci unanimità. Bisogna sempre tendere a trovare una sintesi, ma quando questa non è possibile si va avanti a maggioranza. Questa è la democrazia. L’unica cosa certa è che in questo settore non possiamo lasciarci andare, quindi proseguiamo per la strada intrapresa cercando di coinvolgere nelle decisioni, adottate alla luce del sole, quanti più possibile, sposando una giusta idea dell’assessore all’urbanistica Giuseppe Mattiello”. Proprio quest’ultimo, da parte sua, ha ribadito di aver accettato l’incarico come tecnico più che come politico e che non intende ricoprire l’incarico un minuto di più se non sarà messo in condizioni di operare.

Ritornando a Ciaramella, quando gli si rammentano le dichiarazioni del capogruppo consiliare dell’Udc Gilberto Privitera, che ha accusato la coalizione di non dialogare e non confrontarsi al proprio interno, se la cava con un dichiarazione, fatta con il suo sorriso sornione, a metà strada con la battuta, lasciando il dubbio dell’interpretazione: “Privitera ha detto che non si dialoga la nostro interno? Forse non se ne è accorto perché si presenta tardi alle nostre riunioni”.

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