AVERSA. Chiudiamo la consiliatura ritornando alla formazione base della nostra maggioranza di centrodestra. Anche se dobbiamo andare avanti solo a sedici, facciamolo.
A chiederlo, anche se non ancora ufficialmente, gli appartenenti allUdc aversana che non hanno mai visto di buonocchio lingresso in maggioranza del Gruppo Unico delle Autonomie con Paolo Santulli, Mario Abate, Imma Lama e Salvatore De Gaetano. I centristi sono ritornati a battere sullo stesso tasto dopo che gli autonomisti hanno in più occasioni fatto capire che intendono avere le mani libere per il prossimo futuro, ossia in vista delle oramai prossime elezioni amministrative per lelezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale.
Non solo, gli autonomisti hanno da sempre sottolineato che il loro non è un accordo con le altre forze della coalizione di centro destra, ma solo la sottoscrizione di un programma contenente le cose da fare sino alla fine del mandato. In verità, così come sta andando avanti, soprattutto con i continui ostacoli frapposti alle proposte del Gruppo Unico delle Autonomie (chi non ricorda il ‘no’ convinto degli assessori Udc Pasquale Diomaiuta e Romilda Balivo alla proposta del collega di esecutivo Giuseppe Mattiello di nominare un consulente per la redazione delle linee generali del Puc e il Piano Casa?), la situazione non è delle più rosee.
Se si aggiungono, poi, le dichiarazioni dei giorni scorsi sia del capogruppo Santulli che della sua collega Lama, secondo i quali se non ci sarà il rispetto del programma si riterranno sciolti da ogni vincolo e andranno avanti per i fatti loro, si capisce subito che la coalizione non è assolutamente coesa. Anzi. Tantè che anche il Gruppo della Libertà non ha mai fatto mistero di sopportare la presenza degli autonomisti. Mentre da cittadini non si può non sottolineare che in questa stasi fatta anche da guerra di nervi a rimetterci è, come sempre, la città e i cittadini, guardando oltre, si capisce come si stiano già delineando le formazioni in vista delle elezioni.
Il centrodestra vedrà Pdl, Udc, Gruppo delle Libertà e Popolari Normanni da un lato, mentre dallaltro Santulli e compagni guardano sempre più con maggiore interesse al centrosinistra (pallido) al quale sta lavorando il Partito Democratico. Insomma, è tempo di elezioni, per i progetti cè sempre tempo.