Giostre in area verde pubblica, continua la polemica

di Antonio Arduino

Gennaro MorraAVERSA. Abusive o autorizzate le giostrine installate sul verde pubblico antistante il poliambulatorio di via Di Giacomo?

Era questa la domanda avanzata dalle nostre colonne il 4 novembre da Gennaro Morra, rappresentante del coordinamento cittadino dell’Udc che, avendo notato la presenza di un complesso di giostre installato sul verde che fa da cornice al parcheggio pubblico di piazza D’Angiò, aveva domandato chiarezza, considerando impossibile che si autorizzasse ad uso privato uno spazio verde pubblico. Soprattutto perché la collocazione dell’area verde che posta in una zona ad alto volume di traffico, qual è quella circostante piazza D’Angiò, armonizza e purifica un ambiente carico di smog.

Avevamo girato la domanda a Giovanni Tirozzi, consigliere comunale delegato alla cura del verde pubblico. “La presenza della giostrina non mi era sfuggita” aveva risposto il delegato, affermando che né dal suo ufficio né da quello del dirigente comunale del settore era stata concessa alcuna autorizzazione. “Ma per definire le giostrine abusive occorre prima chiedere anche agli altri dirigenti comunali che avrebbero potitio concederla. Cosa che farò immediatamente” precisò, aggiungendo che avrebbe comunicato l’esito della verifica. Come sempre, Tirozzi ha rispettato l’impegno verificando e dando notizia che l’installazione delle giostrine era stata autorizzata da uno degli altri dirigenti per 30 giorni con un apposito atto firmato il 10 ottobre 2011.

“Dunque tutto regolare, nessun abuso. Anche se – commenta il coordinatore dell’Udc – considerando che le giostrine sono ancora in piazza D’Angiò adesso si che si può parlare di installazione abusiva e sarebbe il caso di intervenire, a meno che l’autorizzazione non sia stata rinnovata ancora una volta senza informare i responsabili del settore”. “Resta però – conclude Morra – il dato di fatto, inaccettabile, che si autorizza ad uso privato un’area di verde pubblico estremamente importante per la vivibilità dell’ambiente e l’ancora più inaccettabile mancanza di comunicazione tra uffici municipali che dovrebbero informare di ogni iniziativa relativa al verde pubblico il consigliere delegato e non farlo solo dopo essere stati sollecitati in maniera pubblica, attraverso la stampa”.

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