Karina e Sasà separati in casa: “La mia infanzia mi ha condizionato”

di Emma Zampella

AVERSA. Una situazione surreale quella che sta vivendo l’ex opinionista di “Uomini e Donne”, Karina Cascella, che, dalle pagine del settimanale “Visto”, racconta della sua separazione in casa con il compagno Salvatore Angelucci, padre della piccola Ginevra, nata nell’aprile del 2010.

Aveva un peso che la soffocava: infatti la separazione, che si consuma tra le mura di casa da diversi mesi, non era mai stata raccontata a nessuno. “Sono quattro mesi – dice Karina – che racconto bugie a tutti: alla mia famiglia, agli amici, ai giornali. Ora ho deciso di dire basta. Ma solo per mettere Salvatore davanti a una scelta. La verità è che la mia non è più una ‘famiglia del Mulino Bianco’ che tutti credono. E in questa situazione non me la sento di fingere davanti a una macchina fotografica”.

La bionda opinionista, originaria di Aversa, in provincia di Caserta, racconta che con Angelucci “c’è una spaccatura profonda. Non mi piace sbandierare la mia vita privata ai quattro venti, ma ora è il momento di affrontare la situazione di petto. Raccontando tutto, forse, costringerò Salvatore a prendere una posizione. Viviamo sotto lo stesso tetto. – aggiunge Karina – In pratica, Salvatore si vede ben poco. E quando c’è, ci sono solo silenzi”. Alla domanda se abbiano litigato, la Cascella risponde: “Magari. Vorrebbe dire che qualcosa ci diciamo. Invece il problema è che quando cerco di chiedere a Sasà cosa c’è che non va, non mi risponde. Dice solo che è in crisi”. Una situazione davvero insostenibile, quindi. Ma Karina sembra essere consapevole della causa di questo periodo difficile: leiha ammesso di non credere all’idea che il suo compagno possa avere un’altra donna. “Le persone non si conoscono mai abbastanza, ma sono abbastanza tranquilla sul fatto che non mi abbia tradita, credo invece di avere la mia buona parte di colpe”, dice la bionda aversana, che sposta la sua attenzione su un altro fronte addossandosi le colpe. Secondo Karina, la situazione sarebbe riconducibile alla sua ossessiva attenzione dedicata alla piccola Ginevra, frutto dei maltrattamenti subiti quando era piccola.

 Karina ha raccontato di un’infanzia vissuta con tra un padre violento ed una madre malata: “Mi sono fatta condizionare senza accorgermene dalla mia infanzia. – spiega – Mio padre era un alcolizzato e mi picchiava. Questo accadeva sopratutto quando mamma usciva. Così per me era un incubo quando lei non c’era. E mi nascondevo sotto il tavolo, con la testa fra le gambe, pregando che mamma tornasse il prima possibile. Quando è nata Ginevra ho fatto di tutto perché lei fosse felice. Forse troppo. Ho cercato di non lasciarla mai sola, senza capire che lei non ero io. E che Salvatore non era mio padre. Con la sua nascita mi sono annullata non solo come donna, ma anche come persona. Ho rinunciato agli amici, al lavoro. Ho persino cambiato città pensando che sarebbe stato meglio per lei. Ho vissuto in simbiosi con lei senza l’aiuto di nessuno”.

La sua infanzia è stata molto difficile, tanto che anche Emanuele, suo ex fidanzato che ha vissuto con lei l’adolescenza, l’ha raccontata in questi termini: “Il papà cantante Enrico Cascella aveva un problema con l’alcol; le tre sorelle e la mamma Rita vivevano in continua tensione perché lui dopo i concerti tornava spesso tardi a casa ed aveva degli scatti d’ira che sfociavano in comportamenti sopra le righe, anche maneschi. ‘A casa mia è un inferno’ mi ripeteva sempre Karina che allora era ancora una ragazzina: si trasferì quindi da me assieme ai miei genitori perché diceva di trovare un po’ di pace stando a casa mia. Ma era sempre ansiosa, viveva sulle spine e cercava di evitare il padre il più possibile. Si rivolgeva a psicologi e prendeva farmaci per tenere a freno la sua ansia. Poi il papà si ammalò gravemente e lei gli rimase vicino fino a quando nel 2001 scomparve. Nel 2005 scomparve poi anche la madre”.

Karina, però, non pensa che Salvatore si sia sentito trascurato: “Non credo. E’ vero che ho pensato soprattutto alla bambina. Ma dopo di lei c’era lui. Semmai, ho trascurato me stessa. E questo non è stato giusto nel nostro rapporto. Io mi alzavo la mattina presto, pensavo alla bambina, alla casa, cucinavo per Salvatore. Niente di già pronto, facevo tutto con le mie mani. E a fine giornata io andavo a letto esausta, mentre lui usciva per andare a lavorare. senza nemmeno accorgercene ci siamo ritrovati ad avere due vite diverse. E il nostro rapporto si è appiattito inevitabilmente”.

Karina ha descritto Salvatore come un ottimo padre ma non vuole che rimanga con lei solo perché è la madre di sua figlia. Spera, invece, che dopo questa intervista Angelucci si apra e le dica finalmente quello che vuole. Intanto, la Cascella desidera rimettere ordine nella sua esistenza: “Sto cercando casa a Milano per tornare ad essere la Karina di prima. Vorrei solo che Salvatore dicesse una volta per tutte se devo prendere una casa per la nostra famiglia o solo per me e Ginni. Ogni volta che ho affrontato l’argomento ha sempre risposto che non sa quello che vuole”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico