AVERSA. Non ripetiamo gli errori del passato, diamoci, ora, unalternativa. Con questo slogan che invita a non ripetere le divisioni suicide del centrosinistra aversano, i vendoliani di Sel si rivolgono agli aversani attraverso un manifesto che viene affisso in città.
Dopo aver ricordato che Aversa non ha bisogno di alternanza, ma di alternativa, i seguaci di Vendola lanciano un vero e proprio appello con parole che intendono incidere sullemotività degli elettori del centrosinistra: Lunico modo per tornare a convincere, prima ancora che a vincere, è quello di generare passioni ed entusiasmi, di ridar voce alle competenze, ai giovani che vogliono impegnarsi, insieme ai partiti, alle associazioni, ai movimenti, ai singoli cittadini che intendono la politica come tutela del bene comune.
Linvito è ad organizzare in tempi brevi un incontro pubblico che punti ad una coalizione che assicuri una marcata discontinuità con lesecutivo attuale, ma sempre nellottica dellunità dellintero centrosinistra. Il tutto evitando i personalismi e le divisioni del passato che, in vista dellappuntamento elettorale della primavera prossima, già si intravedono. Durissimo, ovviamente, il giudizio di Sel, che ad Aversa ha come segretario cittadino Pasquale Pandolfi (nella foto) e vanta un componente dellassemblea nazionale in Gabriele Vedova, sullattuale coalizione di centrodestra che ha amministrato per dieci anni la città.
Dieci anni scrivono Vedova e compagni in cui il potere politico, pur di conservarsi, è riuscito a trasformare il consiglio comunale da massima espressione della democrazia rappresentativa a volgare mercato di interessi personali, scenario di scorribande fra piccoli e grandi gruppi di potere. Circostanza alla quale, a dire dei vendoliani, ha fatto da contraltare una continua discesa della qualità della vita, giunta a livelli insostenibili.