Urbanistica, la maggioranza si spacca: Udc vota con l’opposizione

di Redazione

 AVERSA. Maggioranza spaccata in Consiglio comunale sulla mozione relativa alla nomina di un consulente nel settore urbanistico, con l’Udc che vota insieme all’opposizione.

Ma andiamo per ordine nel raccontare le mozioni e le interrogazioni a gogò discusse in aula nella seduta di ieri sera, appositamente convocata dal presidente del civico consesso Nicola Verde, dopo che il capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie, Paolo Santulli, lo aveva chiesto. Una richiesta avanzata proprio per consentire il discutere di interrogazioni che rischiavano di non essere più discusse considerato che mancano solo pochi mesi al termine della consiliatura.

Dopo la cerimonia della premiazione del piccolo Luca Petrarca, di cui abbiamo parlato in un apposito articolo, si è passato alla discussione della prima delle due mozioni “in deposito”, relativa alla richiesta di riportare il doppio senso di marcia in via Botticelli, nel tratto ricompreso tra via Raffaello e via Belvedere, avanzata da Santulli. La mozione, accolta all’unanimità, aveva, all’epoca della presentazione, fatto registrare una polemica tra il sindaco Mimmo Ciaramella e lo stesso Santulli.

La seconda mozione, quella più attesa, è stata presentata dal consigliere ex finiano Rosario Capassoche ha chiesto la revoca dell’incarico esterno di supporto al Rup, per la riqualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico. A favore della mozione si sono detti i due consiglieri dell’Udc Privitera e Menditto. Nei loro interventi l’assessore al ramo Giuseppe Mattiello e Santulli, entrambi Gua, hanno evidenziato che chi non intende far fare passi avanti all’urbanistica ha qualche scheletro nell’armadio o obiettivi poco chiari. Da parte sua, l’assessore ha anche ribadito che se non verrà messo in condizione di fare quanto deciso dal Consiglio in precedenza si dimetterà perché la sua presenza in giunta sarebbe inutile.

Quando si è passati a discutere le interrogazioni, Capasso ha chiesto la verifica del numero legale e l’assenza di alcuni consiglieri del Pdl, del Gruppo della Libertà e dell’Udc ha fatto sì che il presidente Verde fosse costretto a dichiarare sciolta la seduta per mancanza del numero legale stesso. Un particolare inquietante considerato che, ancora una volta, per motivi non sempre chiari, non si riesce a discutere dell’interrogazione di Santulli, Lama, De Gaetano e Abate relativa al conferimento di lavori pubblici da parte del dirigente del settore senza che fossero, a quanto ipotizzato, rispettate le regole in materia.

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