Urbanistica, Santulli: “Siamo stati elegantemente gabbati”

di Redazione

Paolo SantulliAVERSA. “L’incarico all’Università? Un tentativo per salvare il salvabile”. Paolo Santulli, capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie, ha il classico amaro in bocca di chi si sente preso in giro ed anche in maniera abbastanza plateale.

Tanto che, tra le righe, mette in discussione anche l’alleanza raggiunta con il sindaco Mimmo Ciaramella. Oggetto, ancora una volta, l’urbanistica, snodo vitale della politica locale, ma anche dell’affarismo dei tanti signori del mattone invischiati con la politica, tanto da dettarne, o tentare di dettarne, le regole.

“Avevo detto – continua Santulli – in Consiglio Comunale, preso dallo sconforto: ‘chi è contro le regolamentazioni urbanistiche significa che ci marcia con le determinazioni discrezionali’, urtando la suscettibilità di alcuni. Certamente a mente fredda credo di aver esagerato, anche se qualcuno, parafrasando il grande Andreotti, mi ha ricordato che a pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca. La verità è che il nostro accordo programmatico che ci ha portati a sostenere il sindaco Ciaramella si basava su due capisaldi: la regolamentazione urbanistica e la pista di atletica leggera. Mentre per quest’ultima, probabilmente, riusciremo a mettere la prima pietra prima della conclusione di questa consiliatura, per il resto riteniamo di essere stati elegantemente gabbati”.

E subito dopo l’ex parlamentare spiega le motivazioni: “Infatti, ci era stato assicurato che bisognava aspettare l’approvazione del bilancio per poter dare un incarico professionale, considerata l’impossibilità dell’ufficio di procedere in proprio alla regolamentazione urbanistica. Del resto il tempo trascorso senza che nessuno si curasse di fare il regolamento edilizio è datato all’approvazione del Piano regolatore di Vittorini, questo va ricordato a quanti hanno, strumentalmente sostenuto che l’Ufficio era in grado di farlo. Abbiamo approvato il bilancio e sono state trovate mille difficoltà, nonostante un preciso indirizzo dell’interpartitico, per arrivare ad una soluzione relativa al tipo di incarico esterno per risolvere il problema. Alla fine il dirigente dell’Urbanistica, supportato dagli altri responsabili comunali, ha optato per la nomina di un assistente al Rup”.

Ed è qui che è scoppiato il putiferio con Udc e Noi Aversani in prima linea contro questa decisione. Come mai? “Delibera di giunta, regolarmente approvata, e polemiche di tutti i generi. Anche se per tale nomina era stato previsto un bando pubblico con requisiti ‘planetari’. In tutto questo l’assessore Giuseppe Mattiello era reso sterile, portato in un labirinto, o ‘a sperdere’, come si dice da noi. Tutti pubblicamente indignati sulla mancanza di interventi di regolamentazione urbanistica e molti, in privato, a sfregarsi le mani. Le difficoltà sono trasversali, non riguardano solo l’opposizione. Dopo aver, insieme a tutti, grazie all’ottimo lavoro dell’assessore Mattiello, approvato all’unanimità il Piano Casa, volevamo continuare su quella scia, anche perché, per chi non lo sapesse, qualunque cosa avrebbe proposto l’assistente al Rup o il Consulente o chi altri, l’approvazione definitiva spetta, obbligatoriamente, al Consiglio comunale”.

Perché allora ricorrere all’università? “Il nostro gruppo, – spiega Santulli – ad evitare ulteriori strumentalizzazioni ha, infine, proposto l’incarico all’Università, che come un qualunque incaricato esterno, quando avrà finito il suo lavoro, dovrà sottoporlo all’approvazione del Consiglio comunale. Sarà difficile adesso, anche per i più coriacei, trovare altre scuse, ma sarà anche difficile, e noi lo sappiamo bene, che l’Università possa compiere i provvedimenti urbanistici in tempi brevi, tali da porre un argine a quanto, in mancanza di regole certe, si può continuare a realizzare”.

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