Falsi permessi di soggiorno, tre arresti a Pozzuoli

di Redazione

Guardia di FinanzaNAPOLI. Un permesso di soggiorno alla modica cifra di 5mila euro: era questo l’affare messo in piedi da un’organizzazione con base operativa a Pozzuoli, scoperto dagli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli.

I documenti, ovviamente falsi, erano identici agli originali prodotti dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato. Durante l’operazione sono stati posti i sigilli al locale di 60 metri quadrati, una vera e propria fabbrica, e sono stati sequestrati circa 3 mila 688 permessi di soggiorno destinati al mercato nero, di cui 1.282 completi e due mila 406 in corso di lavorazione, 7 clichè su lastre di alluminio, 4 macchinari litografici e svariati barattoli di vernice di “sicurezza” sensibile ai raggi ultravioletti.

La banda aveva ricevuto una commessa di 20mila esemplari del valore complessivo di 100 milioni di euro da cittadini extracomunitari clandestini delle provincie di Napoli e Caserta. Si tratta di un sequestro record per quantitativo e per le tecnologie utilizzate dai falsari che impiegavano sofisticate vernici sensibili ai raggi uva e tecniche anticontraffazione.

L’operazione ha portato all’arresto di tre persone: il tipografo, M.A., 35enne di Pozzuoli e due complici, F.R., 58 anni di Castel Volturno (Caserta), committente dei falsi permessi, e l’intermediario, G.P., 33 anni di Pozzuoli, presso la cui abitazione sono stati trovati ulteriori documenti, 140 marche da bollo falsificate e quattro grosse scatole delle Poste italiane contenenti. Inoltre, sono stati scovati circa 35 chili di posta che l’uomo – impiegato dell’ufficio postale centrale di Pozzuoli – non aveva mai consegnato ai destinatari ed in parte distrutto. Per lui è, quindi, scattata anche l’accusa di sottrazione e soppressione di corrispondenza.

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