CASERTA. Cornuto e Iena, un mix esplosivo per rendere ancora più speciale la 34esima edizione celebrata nella data straordinaria dell11/11/11.
Ad immortalare una delle tradizioni più antiche e particolari che sopravvivono sul suolo italico, grazie allAssociazione dei Cornuti di Ruviano (Caserta), ci hanno pensato gli inviati de Le Iene, la seguitissima trasmissione di Italia 1, che non sono voluti mancare alle celebrazioni in onore di San Martino che a Ruviano, piccolo centro dellalto casertano posto a confine con il vicino Sannio, vuol dire Festa dei Cornuti. La troupe Mediaset è piombata in paese già al mattino per incontrare la gente, intervistare i cittadini e gli adepti del particolare sodalizio che raggruppa i portatori daculei provenienti dallintera penisola, e poi ascoltare gli alunni delle scuole ai quali è stata tramandata una tradizione che loro, tempo qualche anno, saranno chiamati a portare avanti con impegno e dedizione.
Una festa che ha richiamato migliaia di persone provenienti da ogni parte di Terra di Lavoro e della Campania, con delegazioni anche da fuori regione, che non hanno voluto mancare alla celebrazione di un rito qui considerato sacro, perché a Ruviano essere cornuto è uno status symbol, non ha nulla di negativo ma anzi rappresenta un vanto per piccoli e grandi, giovani e vecchi tutti accomunati dalla passione per una festa che, tra sacro e profano, è entrata a far parte della vita di una comunità dove limmaginario collettivo vede nelle corna una sorta di portafortuna e di lasciapassare per una vita migliore e sicuramente più allegra, dove il peso delle corna non si sente per nulla ma aggrada chi le indossa.
E già dal primo pomeriggio associati, adepti e gente comune ha affollato lingresso della tana dei Cornuti, indossando lo speciale elmetto a forma di corna con cui, dopo linnovativo rito dellalzabandiera, sono sfilati, preceduti da bellissime ballerine brasiliane, per il centro storico fino a Piazza Nuova, dove un tripudio di corna di tutti i colori e di varie forme hanno fatto da cornice al rito propiziatorio e scaramantico dellincendio del Conutotem, il fantoccio del cornuto bruciato davanti a tutti.
In prima fila il presidente dellassociazione Paolo Nicolella, il segretario Pasqualino Petrazzuoli, il sindaco con tanto di corna tricolori municipali Roberto Cusano, i figuranti, tra cui il chierichetto Domenico Franco, il menestrello Vinicio Cusano, il prete Michele Zarrelli, il santo Martino Cusano, e gli oltre 20 saggi che compongono il Gran Consiglio dei Cornuti. Al loro seguito gli oltre 300 iscritti alla sadica associazione che vanta componenti anche con una militanza, ed un peso sulla testa è proprio il caso di dire, che supera i 20 anni.
Immancabile il rito delliniziazione con il battesimo dei nuovi adepti, tra cui anche la prima donna cornuta arrivata da Piedimonte Matese. In serata, spazio al divertimento con il noto cantautore Luca Sepe e alla degustazione di prodotti tipici locali, offerti gratuitamente dallassociazione cornuti ruvianesi, insieme al vino novello del Cornuto, sotto la supervisione del direttore artistico Giovanni Eliseo.