“Ragazza di periferia”, Anna Tatangelo presenta il suo libro

di Emma Zampella

Anna Tatangelo Una favola contemporanea che ripercorre una vita ricca di soddisfazioni, critiche, polemiche e riscatti personali.

A raccontarla è Anna Tatangelo nel suo libro “Ragazza di periferia”, presentato ad Aversa (Caserta).Nei suoi 10 anni di carriera, l’artista di Sora è sicuramente cambiata, ma rimane sempre una “ragazza di periferia” nel cuore. Nel suo incontro con i fan, in estrema naturalezza e semplicità, ha saputo mettersi a nudo e mostrare quelle fragilità che spesso i media non sono in grado di cogliere.

Approdata a 15 anni sul palco dell’Ariston, racconta che solo l’anno prima era sul divano con la madre a sognare di poter essere protagonista a Sanremo, e un anno dopo ci riesce, sostenuta dalla famiglia, con Pippo Baudo che la proclama vincitrice nella sezione giovani. Un premio che l’ha fatta conoscere al grande pubblico ma che non l’ha per niente cambiata. “Mi piace tornare a Sora, scendere tra le strade che frequentavo da ragazzina, in tuta e senza trucco. Adoro andare a fare la spesa, dal giornalaio di sempre, al supermercato di fiducia”, dice Anna.

Una ragazzina che è cresciuta con valori puri nel cuore grazie anche ai suoi genitori, pasticcieri, che hanno continuato a svolgere la loro professione senza perdere di vista la carriera in ascesa della loro figlia. “Fino a qualche anno fa, – racconta Anna – avevo un orario ben preciso per tornare a casa nonostante la mia popolarità. Il rapporto con mia madre è stato abbastanza particolare, ma, adesso che sono mamma anche io, comprendo le preoccupazioni dei genitori”.

Il libro è stato sicuramente anche un modo per riscattarsi dalle critiche che l’hanno assalita quando è uscita fuori la sua relazione con Gigi D’Alessio, compagno nel canto e nella vita. “All’inizio – dice Anna – ci rimani male per quello che la gente dice. Anche se io non lo dimostravo, non davo soddisfazione ai maligni della mia sofferenza. Poi le critiche te le lasci scivolare”. Come racconta nel libro, sente che il legame con la cultura napoletana era in un certo modo scritto nel suo destino: “via Napoli” era infatti la strada che percorreva da ragazzina con le sue amiche. Adesso Napoli, grazie a Gigi, le è entrata nel cuore.

Una solarità estrema quando racconta del suo rapporto con il compagno e della famiglia che ha creato con lui da sette anni: “Su di noi non si sentono pettegolezzi, perché a noi piace stare a casa. Non mi importa di andare a ballare. Non ci sono mai andata. Sento su di me una responsabilità di nome Andrea che aspetta a casa. Adoro stare con la mia famiglia, ho imparato a cucinare. Non sapete quanto è bello potersi svegliare al mattino e accompagnare mio figlio a scuola”. Andrea, che adesso ha 20 mesi, ruba tutta la sua attenzione. E se un giorno suo figlio decidesse di fare il cantante troverebbe sicuramente l’approvazione della giovane mamma: “Cerco già di indirizzarlo alla musica e sembra essere portato. – afferma la 24enne – Non mi importa che faccia il cantante, il pianista o il musicista. L’importante è che ami la musica, perché chi ama la musica ha un animo più sensibile”.

Anna, che mira ad essere un’artista a tutto tondo, completa come i miti che l’hanno ispirata, fra tutti Mina, da grande però sogna anche di espandere i suoi orizzonti: “Mi piacerebbe continuare a condurre programmi che parlino di musica, come l’esperienza avuta ad X Factor”, dice. E a qualcuno che le chiede se volesse fare l’attrice, lei risponde: “Non ne sarei capace”. D’altronde, sono passati quasi 10 anni, ma Anna rimane sempre la ragazza di periferia che “comunque vada, dopo una lacrima una risata ci vuole, nessuna esitazione, arrivi dritta quell’emozione fedele, indossa quella canzone, falla girare, falla sentire è lei che parlerà per te, lei sola, un vantaggio certo tu c’è l’hai, tu sarai Anna come e quando vorrai, ricorda!”.

Anna Tatangelo presenta il suo libro ad Aversa – VIDEO

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