Palazzetto dello Sport chiuso: l’ira dell’Arcieria Aphrodite

di Redazione

Arcieria AphroditeCASTEL VOLTURNO. Il presidente dell’associazione Asd Arcieria Aphrodite, Salvatore Traino, a seguito della chiusura del Palazzetto dello Sport di Castel Volturno, …

… ha deciso di manifestare tutta la sua rabbia per una decisione che penalizzerebbe l’attività sportiva degli associati, compreso quella della campionessa italiana di tiro con l’arco Gelsomina Nozzolillo. In effetti, dopo la gara degli arcieri tenutasi lo scorso mese, per la quale l’associazione aveva ottenuto il permesso temporaneo di espletare la kermesse nel palazzetto dello Sport di Castel Volturno, gli associati avendo bisogno di un luogo per allenarsi avevano deciso di continuare gli allenamenti nel palazzetto.

Tutto questo comunque fino al 15 novembre scorso quando con un provvedimento del responsabile dell’ufficio preposto è stato chiuso il palazzetto, in quanto non a norma e caratterizzato da una agibilità parziale limitata a 100 unità. Da quanto si è appreso il presidente Traino stava provvedendo a dislocare i suoi associati e il suo staff presso la palestra del primo circolo didattico, in attesa delle dovute autorizzazioni comunali, in quanto non potendo più consentire l’allenamento nel palazzetto dello Sport, doveva assolutamente spostarsi e trasferirsi. L’esigenza dell’Aphrodite al momento è trovare un luogo dove fare allenare i suoi associati e soprattutto la campionessa, ma la stessa non si concilia con le decisioni dell’apparato amministrativo del Comune, il quale non intende assumersi la responsabilità di una concessione temporanea per un complesso sportivo che non risulterebbe a norma.

A questo punto l’altra mattina il presidente Traino si è trovato davanti a se un lucchetto nuovo per il palazzetto, chiuso ovviamente, e nel contempo non poteva prelevare il materiale sportivo di sua proprietà. Da qui la rabbia del referente dell’associazione che ha dichiarato a caldo: “Altro che “Città di confine”. A Castel Volturno si consente con questa azione che non condivido, di far morire un associazione, che con tre anni di sacrifici, è riuscita a portare una sua atleta a conquistare il più alto titolo italiano. Martedì 15 novembre, gli atleti e la campionessa italiana recatisi, come di solito, ad allenarsi nella palestra comunale, in vista delle prossime gare in programma nei prossimi giorni, hanno avuto l’amara sorpresa di trovare la palestra sbarrata da un nuovo catenaccio.

Chiusura, questa, avvenuta – a detta di Traino – “senza preavviso ufficiale e di conseguenza gli arcieri dell’associazione, oltre che vedersi interrompere drasticamente l’attività agonistica in corso, non hanno potuto ritirare il loro materiale sportivo. L’Arcieria Aphrodite denuncia quanto accaduto”. “La palestra, – continua Traino – unica struttura sportiva agibile sul territorio castellano, è stata, specialmente negli ultimi due anni, dalla chiusura imposta nel novembre 2009, in seguito ad una denuncia per inagibilità da parte di un consigliere comunale, teatro di alterne vicende. Da allora si sono susseguiti quattro amministratori, dal sindaco Francesco Nuzzo al commissario Capomazza, dal sindaco Antonio Scalzone all’attuale commissario Crudo, ma la situazione oggi vede ancora inutilizzabile questo bene”.

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