MOSCA. “Finanziamenti all’opposizione”: Vladimir Putin alza la voce su presunti fondi di “potenze straniere” ai politici dell’opposizione nel tentativo di influenzare le elezioni russe.
“Meglio che usino i fondi per sanare i loro debiti pubblici” ha sibilato il capo del governo al congresso del suo partito, Russia Unita, dopo aver accettato la candidatura per le elezioni presidenziali del 4 marzo 2012.
“Io so che alla vigilia delle elezioni alla Duma statale e delle presidenziali russe i rappresentanti di certi Stati stranieri – ha detto Putin senza specificare quali – riuniscono coloro a cui danno i soldi come destinatari di ‘grant’ (sovvenzioni, ndr), li consultano e li invitano a fare un apposito lavoro per influenzare l’andamento della campagna elettorale del nostro Paese”.
“Questo è un lavoro inutile – ha continuato – sono soldi buttati al vento. Innanzitutto perchè Giuda non è il personaggio biblico più rispettato dal nostro popolo, poi perchè sarebbe meglio se questi soldi fossero usati per pagare i loro debiti statali e terminare una politica estera inefficace e costosa”.