ROMA. Il pacchetto di misure anticrisi sarà varato dal Consiglio dei ministri lunedì 5 dicembre. Lo ha annunciato il premier e ministro dell’Economia, Mario Monti, nel corso di una conferenza stampa al termine dell’Ecofin di mercoledì a Bruxelles.
La manovra conterrà, ha spiegato Monti, misure volte a fa ripartire la crescita e a contenere il debito pubblico, ma anche “riforme strutturali”. Il presidente del Consiglio ha inoltre confermato l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Le misure che il governo si appresta a varare si concentreranno sul rilancio della crescita, ha spiegato Monti. Sul rigore e la disciplina di bilancio, ha sottolineato Monti, “il precedente governo aveva fatto passi significativi e ci troviamo con un’eredità migliore su quel piano che sul piano della crescita e l’equità sociale”. Il premier ha comunque ricordato i tre filoni sui quali si articolerà la manovra: crescita, stabilità ed equità. “Maggiore innovazione dovrà consistere su una politica per la crescita”, ha sottolineato, precisando: “Non che la disciplina sia meno importante”.
Ulteriori “misure strutturali” del governo, ha chiarito Monti, saranno “disegnate in modo da avere effetti di riduzione del disavanzo già nel breve termine”, in modo da essere sicuri anche in caso di peggioramento del ciclo economico sia assicurato l’obiettivo del pareggio bilancio. “Per quanto riguarda le riforme strutturali, anche per la crescita, agli italiani dirò sempre che ciò che facciamo lo facciamo per l’interesse nazionale per i giovani e per gli interessi di chi non è ancora nato” ha aggiunto il presidente del Consiglio.
“Penso di agire rapidamente e so che ci sono modalità consolidate di rapporto con il Parlamento e le forze sociali ma queste due forze sanno che dietro di loro ci sono i cittadini e ne dovranno tenere conto” ha aggiunto ancora il presidente del Consiglio a chi gli chiedeva della posizione critica assunta dai sindacati sulla prospettiva di una nuova riforma delle pensioni.
“Se riusciremo, come riusciremo, a prendere questi provvedimenti il giorno 5 sarà un record di velocità e non di lentezza”, ha detto ancora Monti. “Nei tempi ristretti che il calendario ci consente – ha rilevato – avremo delle consultazioni, ma farò appello sul fatto che siamo in una situazione straordinariamente delicata e che certi passaggi e ritualità che sarebbero gradite a tutti forse non sarebbero a vantaggio del Paese. Dovrò fare appello a senso di responsabilità e di urgenza, altrimenti le conseguenze sarebbero gravi per tutti”. Monti ha poi ricordato che “una manovra finanziaria in genere richiedeva 5-6 settimane per essere messa a punto. Se uno ritiene per ragioni di ordine di farsi tagliare i capelli, non è necessariamente un allungamento dei tempi. Ma è bene che ci sia impazienza”.
Secondo quanto ha poi riferito il presidente del Senato, Renato Schifani, “i tempi della manovra saranno stretti: entro Natale il governo intende ottenere l’approvazione definitiva dell’intero pacchetto”. Durante gli incontri europei “ho ribadito uno ‘zero’ (ovvero il pareggio di bilancio nel 2013, ndr) molto importante, non facile da raggiungere, ma che sarà conseguito”. I partner europei, ha sottolineato Monti (“Mi è un po’ imbarazzante dirlo”, ha detto), durante i lavori dell’Ecofin “si sono soffermati soprattutto su quella che hanno percepito come una rinnovata e forte credibilità del governo italiano; e anche molto su quello che hanno colto come una straordinaria ampiezza del voto di fiducia delle Camere”.
L’atteggiamento del governo italiano verso la Ue è “franco e aperto”, perché “l’Europa è una costruzione fondamentale che non ha bisogno di essere imbrattata sul piano della comunicazione da politici nazionali che trovano comodo dare la responsabilità ad altri”. Ciò nonostante, ha detto Monti, se “l’Ue farà errori, lo faremo presente”. Nei prossimi giorni, ha aggiunto, “Sarkozy e Merkel terranno importanti discorsi di politica europea. Io non ne farò, parlerò con le misure lunedì 5 dicembre”. Inoltre, “cercherò di seguire i sondaggi il meno possibile” ha sottolineato ancora.
Riferendosi al Consiglio Europeo dell’8 e 9 dicembre, Monti ha ribadito che sarà un appuntamento “fondamentale”: ciò che sarà deciso (o non deciso), ha detto, “avrà il verdetto dei mercati. Mercati che non ho mai demonizzato anche se non vanno presi come divinità. Rappresentano la percezione collettiva su quello che fanno i singoli paesi”, ha spiegato.
Sul ruolo di prestatore di ultima istanza della Bce, che secondo molti osservatori potrebbe porre un freno alla sfiducia percepita dai mercati finanziari, negli incontri coni partner europei “non se n’è assolutamente parlato”, ha sottolineato ancora Monti. Per quanto riguarda l’Italia poi l’aiuto dell’Fmi (di cui si è parlato nei giorni scorsi) “non è stato preso in considerazione”, ha precisato.
Il premier, lasciando la riunione dell’Ecofin a Bruxelles per fare ritorno a Roma, ha precisato che la missione di monitoraggio dell’Fmi in Italia (decisa durante il G20 di Cannes) avrà luogo solo dopo il 5 dicembre, quando il governo varerà le nuove misure anticrisi, o anche dopo il doppio vertice europeo (dell’Eurozona e dell’Ue) che avrà luogo l’8 e il 9 dicembre a Bruxelles. Monti ha ribadito per l’ennesima volta che non c’è, invece, alcuna richiesta da parte dell’Italia di aiuti finanziari dell’Fondo monetario internazionale. “Stamattina – ha spiegato il premier – ho incontrato il nuovo direttore del Dipartimento per l’Europa dell’Fmi, Raghuram Rajan, e con lui abbiamo definito le modalità del monitoraggio già stabilito per l’Italia, che avrà luogo dopo il 5 dicembre, quando avremo deciso le misure del governo, o dopo il Consiglio europeo del 9 dicembre”. Le decisioni che verranno prese in queste due occasioni “sono elementi che guideranno molto le decisioni dell’Fmi”, ha concluso Monti.
Poi il presidente del Consiglio ha risposto a chi gli chiedeva se il presidente di Finmeccanica (società controllata dal Tesoro) Guarguaglini dovesse dimettersi ha risposto: “Il consiglio di amministrazione di Finmeccanica si è autoconvocato per il primo dicembre e siamo rispettosi delle procedure e delle eventuali deliberazioni”.