Garlasco, inizia il processo di appello: Stasi in aula

di Mena Grimaldi

Stasi-PoggiPAVIA. Riprende il processo sul delitto di Garlasco. Ritorna in aula, dopo essere stato assolto in primo grado, Alberto Stasi, unico imputato per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto di quattro anni fa.

In aula oltre a otto giudici, due togati e sei popolari, che dovranno emettere il verdetto, ci saranno il sostituto procuratore generale Laura Barbaini, Stasi e i genitori di Chiara con i loro rispettivi legali. All’udienza non sono stati ammessi pubblico e giornalisti in quanto l’udienza è con rito abbreviato.

I legali dei Poggi chiederanno nuovi accertamenti e perizie su quelli che sono ritenuti gli elementi cardine dell’inchiesta per cercare di ricostruire cosa accadde davvero quella mattina nella villetta di via Pascoli. Ovvero, all’esame delle suole delle scarpe calzate dal ragazzo quando ritrovò in cadavere della fidanzata per capire se potevano trattenere o meno tracce ematiche che, nonostante ci fosse sangue ovunque, restarono inspiegabilmente pulite. Gli esami sul computer di Stasi e la simulazione dei possibili percorsi del ragazzo all’interno della villetta del massacro. E poi, ancora, quel capello biondo ritrovato tra le mani di Chiara e del materiale sotto le sue unghie. Si comincerà con le questioni preliminari e la relazione introduttiva di Fabio Tucci, il giudice a latere che affianca il presidente, Anna Conforti.

Dopodichè la parola passerà all’accusa, poi alla parte civile e infine alla difesa che, innanzitutto, si opporrà alla richiesta di rinnovazione del dibattimento puntando ad una nuova assoluzione per Stasi. “Siamo tranquilli e fiduciosi. Spero si trovi il colpevole”, ha detto la madre di Chiara Poggi, prima di entrare in aula. “Non lo so, vedremo”, ha poi riposto la donna alla domanda guarderà Alberto negli occhi?. Ad assistere la famiglia, l’avvocato di parte civile Gianluigi Tizzoni che ha dichiarato: “Siamo determinati e speranzosi”.

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