Governo tecnico: al via consultazioni, poi l’incarico a Monti

di Redazione

Giorgio Napolitano e Mario MontiROMA. Con l’arrivo al Quirinale, alle nove di domenica mattina, del presidente del Senato, Renato Schifani, sono iniziate le consultazioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, …

… per la formazione del nuovo governo, da affidare al senatore Mario Monti dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio. Le consultazioni si concluderanno nel pomeriggio, dopo che, alle 17.15, Napolitano avrà incontrato la delegazione del Pdl. Le dimissioni del premier sono state rassegnate sabato sera dopo l’approvazione alla Camera della legge di Stabilità, mentre le strade di Roma si riempivano di migliaia di persone in festa.

Domenica sera Napolitano conferirà l’incarico a Mario Monti, che però, diversamente da quanto detto finora, potrebbe accetterebbe con riserva e procedere, lunedì, a proprie consultazioni delle forze politiche, prima di consegnare la lista dei ministri. Sarebbe comunque mantenuto l’obiettivo di dimostrare, in tempo per la riapertura dei mercati, che in Italia è entrato in campo in tempi rapidissimi un nuovo governo.

Le consultazioni di Monti sarebbero giustificate dall’intenzione di verificare la possibilità di rafforzare il sostegno parlamentare nei confronti dell’esecutivo, in vista del voto di fiducia in Parlamento. Ciò potrebbe avvenire raccogliendo indicazioni e fornendo chiarimenti, quelli richiesti dai leader politici emersi in alcuni colloqui odierni del capo dello Stato. In particolare, in mattinata il leader Idv Antonio Di Pietro ha detto di essere in “fiduciosa attesa” di informazioni e chiarimenti, e anche “in imbarazzo” dovendo valutare l’atteggiamento verso il costituendo governo Monti senza conoscerne nè la squadra dei ministri, nè il programma nè i tempi previsti per realizzarlo. Il Pdl avanza richieste della stessa natura.

“Abbiamo detto no all’ammucchiata – ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi, dopo il colloquio con Napolitano – Sarà un’ammucchiata enorme, non hanno bisogno di noi. Staremo fuori, all’opposizione, vigili, a vedere le cose che il governo proporrà. Vedremo di volta in volta e decideremo. Vedremo le cose che il governo vorrà fare, dobbiamo conoscere bene cosa deve fare e come lo farà, in ogni caso non diamo mandati in bianco. I voti li avranno. Noi abbiamo sempre in mente la nostra Padania, il nostro interesse rimane l’interesse del Nord”.

“Abbiamo espresso l’auspicio che il governo duri fino alla fine della legislatura. – ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, al termine della consultazione del Terzo Polo al Quirinale – Tatticismi e furbizie non sono ammesse. Il Terzo polo ha espresso al presidente Napolitano gratitudine per l’autorevolezza, l’equilibrio con cui governa un complesso momento della vita politica ed istituzionale del Paese. I partiti italiani oggi sono al bivio: o speculano sulla situazione sperando in qualche rendita elettorale o si assumono la responsabilità si salvare il Paese”.

“Il governo che si sta formando sia a tempo. Giudicheremo la squadra e il programma – ha detto Antonio Di Pietro, leader dell’Idv, dopo l’incontro con Napolitano – Attendiamo con fiducia che il presidente Napolitano ci indichi il nome del premier e che il caposquadra ci indichi chi è in squadra. Una squadra in cui non ci siano politici. Bisogna tornare al più presto alle urne. Nell’emergenza attuale, però, è difficile avviare le procedure per votare. Abbiamo spiegato al presidente Napolitano che consideriamo la giornata di ieri come un giorno della liberazione. Con la chiusura dell’esperienza di Berlusconi finisce un’epoca buia, di caduta morale, etica e politica. Da oggi lavoriamo tutti a ricostruire le condizioni politiche, economiche ed istituzionali del Paese”.

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