ROMA. La Camera ha approvato il Rendiconto generale dello Stato con 308 voti favorevoli, un astenuto. Una cifra ben distante dai 316 voti della maggioranza assoluta dell’Aula.
321i deputati non votanti: le opposizioni, infatti, non hanno partecipato alla votazione ma hanno garantito il numero legale con la loro presenza. Alla votazione ha assistito personalmente il premier Silvio Berlusconi.
“Ho chiesto a Berlusconi di fare un passo laterale”. Parole del leader della Lega Nord, Umberto Bossi, in mattinata. Alla domanda se la richiesta del Carroccio sia per Angelino Alfano premier, il Senatur confermava sarcastico: “E sennò chi mettiamo? Il segretario del Pd?”. Tuttavia, per Bossi “oggi non succederà niente”: così risponde a chi gli chiede un pronostico.
Nella notte si è tenuto un vertice notturno a Palazzo Grazioli con lo stato maggiore del Pdl. Il premier ha fatto sapere che attenderà l’esito del voto per valutare la tenuta della maggioranza. In caso di numeri scarsi, punterebbe sulle elezioni anticipate anche se si è discussa la possibilità di un governo diverso.
“Questo voto ha certificato su un atto dirimente per la governabilità del Paese che il governo non ha la maggioranza in quest’Aula. Berlusconi si dimetta”. Lo ha detto nell’Aula della Camera il leader del Pd Pierluigi Bersani. “Rassegni le dimissioni, qui faremo la nostra parte per il Paese. – ha ribadito Bersani – E sia chiaro che sei lei non lo facesse, non oso credere che lei non lo faccia. Se lei non lo facesse le opposizioni considererebbero iniziative ulteriori perchè così non possiamo andare avanti”. “Dopo i risultati di questa votazione mi auguro che possa terminare questo insano braccio di ferro sulle spalle del Paese”, ha detto il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.