CATANZARO. Colpita la cosca Maesano di Isola di Capo Rizzuto: sequestrati beni per 4 milioni di euro.
L’operazione, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Crotone e dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, e avvenuta nella mattinata di giovedì, ha portato al sequestro anche di quote societarie e conti correnti.
Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro a conclusione dell’indagine “Corto Circuito” condotta dai carabinieri e finalizzata al contrasto dell’impiego di beni di provenienza illecita in attività economico-finanziarie ed al trasferimento fraudolento di valori che sarebbe stato portato a termine dalla famiglia Puccio, ritenuta vicina alla cosca Maesano.
L’indagine è stata aperta dopo due segnalazioni di operazioni finanziarie sospette effettuate dall’unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia di Roma a carico di alcuni componenti della famiglia Puccio. L’altro decreto, invece, è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Crotone nell’ambito dell’indagine “Puma”, portata a termine dai carabinieri il 28 dicembre 2006, contro presunti affiliati alla cosca Maesano, responsabile, secondo l’accusa, anche del controllo illecito di attività economiche connesse a villaggi turistici di Isola di Capo Rizzuto.