Sarah, a giudizio la famiglia Misseri

di Mena Grimaldi

 TARANTO. Rinviate a giudizio Cosima Serrano e Sabrina Misseri per l’omicidio di Sarah Scazzi. A stabilirlo il gup del Tribunale di Taranto, Pompeo Carriere, durante la dodicesima seduta dell’udienza preliminare iniziata il 29 agosto scorso.

Madre e figlia verranno processate dalla Corte di Assise di Taranto con l’accusa di aver ucciso la quindicenne il 26 agosto 2010 ad Avetrana. A giudizio anche Michele Misseri, accusato di soppressione di cadavere, insieme al fratello Carmine e al nipote Cosimo Cosma.

La prima udienza si terrà il 10 gennaio 2012. Sabrina e Cosima sono accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere. I legali di madre e figlia avevano chiesto la scarcerazione al gup che, l’11 novembre, ha respinto l’istanza.

Rinviato a giudizio anche l’avvocato Vito Russo, ex difensore di Sabrina, che non ha optato per il rito abbreviato, con l’accusadi tentato favoreggiamento personale, intralcio alla giustizia e soppressione di atti veri, quest’ultima in concorso con la moglie Emilia Velletri, assolta insieme agli altriavvocati Luca Mongelli (l’accusa era di tentato favereggiamento personale) eFrancesco De Cristofaro (infedele patrocinio).

Gli altri imputati sono tutti presunti favoreggiatori del fioraio di Avetrana Giovanni Buccolieri: il cognato Antonio Colazzo, la suocera di Buccolieri, Cosima Prudenzano, e l’imprenditore turistico Giuseppe Nigro. Stralciate invece le posizioni di Buccolieri, del suo amico Michele Galasso (indagati per false informazioni) e prosciolta la cognata di Buccolieri, Anna Scredo, su cui pendeva l’accusa di favoreggiamento personale.

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