Yara, trovati dieci Dna compatibili con l’assassino

di Mena Grimaldi

Yara GambirasioBREMBATE. Ad un anno esatto dalla scomparsa di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra ritrovata morta dopo circa tre mesi nel campo di Chignolo d’Isola, gli inquirenti potrebbero essere molto vicini ad una svolta.

Sono 10, infatti, le persone su cui sono concentrate le indagini. Dieci bergamaschi. A rivelarlo il quotidiano La Stampa. Secondo indiscrezioni, carabinieri e polizia starebbero lavorando senza sosta sui dieci profili genetici, su circa 2500 persone sottoposte all’esame del Dna, resi interessanti proprio per la mappatura familiare del Dna dell’assassino, ovvero le tracce rinvenute su tre punti del corpo di Yara: una sui leggings, una sugli slip, l’altra sui guanti. L’assassino potrebbe essere un parente di queste dieci persone.

L’inchiesta, quindi, è entrata in una fase molto particolare. Il riserbo della Questura di Bergamo e del comando provinciale dei carabinieri è altissimo.Anche il pm, Letizia Ruggeri, non si lascia scappare alcun particolare.Al momento l’unica certezza è che Yara sia stata portata in un cantiere, o abbia avuto a che fare con qualcuno dell’ambiente. A valorizzare la tesi, non solo il fiuto dei cani che nei primi giorni della scomparsa portavano al cantiere di Mapello, ma soprattutto alcune tracce rinvenute nei polmoni della ragazza, una particolare polvere di cemento, e le ferite sul suo corpo inferte molto probabilmente con un taglierino da piastrellista.

Nel frattempo, il sindaco di Brembate, Diego Locatelli, ha fatto sapere che nel giorno della commemorazione della scomparsa di Yara, il 26 novembre, verrà celebrata una messa in sua memoria. Nello stesso giorno, la palestra frequentata dalla giovane ginnasta, ultimo luogo certo in cui è stata vista viva, verrà a lei intitolata.

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