SANTA MARIA CV. Domenica 20 novembre, i Giovani Democratici di Santa Maria Capua Vetere saranno in piazza Bovio per la manifestazione di informazione Cosè il Digestore Anaerobico: Pro e Contro, …
… in merito allimpianto di compostaggio che si intende costruire in rione SantAndrea. Salvatore Iavarone, delegato allAmbiente della segreteria cittadina Gd, guidata da Pasquale Stellato, spiega in una nota: I Gd sammaritani hanno deciso di scendere in piazza con una campagna informativa sul digestore anaerobico per stimolare la cittadinanza ad una comprensione critica di ciò che verrà costruito sul territorio sammaritano. Non ci poniamo in totale opposizione alla costruzione di tale impianto, ma ne analizziamo in maniera oggettiva i vantaggi ed i rischi, e poniamo delle osservazioni che possano far riflettere i cittadini e gli esponenti della politica locale. Gli impianti di digestione anaerobica in Italia sono più di 70, ma nessuno è presente in Campania: perché costruirne uno solo, valido per tutto il territorio regionale, a Santa Maria, il cui obiettivo è quello di smaltire ben 75.000 tonnellate/anno di Forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), più della metà di quanto viene smaltito, in media, negli altri impianti sul territorio nazionale?
Ci sembra una scelta miope e irresponsabile, che mette in cattiva luce la bontà della digestione anaerobica, una modalità di trattamento e smaltimento della frazione organica efficiente e innovativa. In Danimarca esistono impianti che trattano 100.000 tonnellate/anno di frazione organica, costruiti a meno di 2 km dal centro abitato, ma solo il 4% deriva da rifiuti solidi urbani. Vorremmo che gli esponenti della politica locale, in particolare in ambito regionale, cambiassero le scelte progettuali e ci fornissero delle garanzie sulla costruzione e sulla successiva gestione del digestore, ben coscienti dei rischi a cui andiamo incontro, testimoniati dalla situazione dello Stir.
Insomma, vogliamo vederci chiaro. Infine, auspichiamo che la Consulta cittadina sulla salute pubblica divenisse, invece di unassociazione di mera opposizione alla costruzione dellimpianto (il che non rispecchia la nostra posizione ed è il motivo per cui non ci ha visti partecipi alle manifestazioni avvenute finora), un comitato di controllo sulle attività dello Stir e del futuro digestore, uno strumento in più in mano al cittadino per far sentire la propria voce, muovere le proprie critiche, costruttive, ed impedire e segnalare, qualora ce ne fossero, gli attacchi alla legalità che, purtroppo, di frequente avvengono nel settore della gestione dello smaltimento dei rifiuti.