Protezione civile e maltempo, Di Muro ringrazia i volontari

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Con riferimento ai recenti disagi provocati dal maltempo in città, il sindaco e l’intera amministrazione comunale ringraziano tutti i volontari del Gruppo municipale di Protezione civile di Santa Maria Capua Vetere per la loro quotidiana e silenziosa opera, svolta con professionalità e abnegazione.

In particolare, è intento dell’amministrazione dare attuazione alle procedure previste dal regolamento e dal piano comunale di protezione civile, adottato lo scorso maggio. L’amministrazione ha inoltre in programma la realizzazione di un nuovo centro di protezione civile, sempre in via Galatina, finanziato dalla Regione Campania e dal dipartimento di protezione civile, già approvato dalle competenti commissioni tecniche.

“Il gruppo municipale – sottolinea il sindaco Biagio Di Muro – è presente sul territorio sammaritano dal 1991 e ha sempre operato con abnegazione e senso del dovere, di concerto con la polizia municipale e con l’ufficio tecnico. In particolare, durante le avverse condizioni atmosferiche, i volontari hanno il compito di presidiare il territorio e intervenire ponendo in essere attività di prevenzione e salvaguardia della pubblica incolumità, sempre senza sostituirsi alle competenze tecniche degli enti preposti”.

Si ricorda che, nella primavera del 2011, è stato adottato il piano comunale di protezione civile, redatto da un tecnico che nella stesura ha tenuto conto, oltre che dei rischi naturali e antropici, anche della storicità degli eventi naturali e della composizione del territorio comunale. Quanto al rischio idrogeologico, il piano comunale recita: “A Santa Maria Capua Vetere gli eventi idrogeologici calamitosi (frane e inondazioni) non sono periodicamente ricorrenti o estremamente diffusi. Pertanto è più corretto parlare di ‘rischio idraulico’, inteso come rischio di esondazione dovuta alla tracimazione delle acque di canali o della rete fognaria ovvero di inondazione urbana dovuta al rigurgito della rete fognaria o dei fossi e scoli di drenaggio”.

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