“Carta del Fioravanti”, interrogazione di Capasso

di Redazione

Rosario Capasso AVERSA. Il consigliere indipendente Rosario Capasso ha presentato un’interrogazione sulla “Carta del Fioravanti” e, in particolare, sulle copie fatte produrre dal Comune.

Ecco il testo dell’interrogazione:

Considerato

dalla struttura argomentativa della determinazione di impegno n. 47 del 28 dicembre del 2010, a firma del dirigente Accardo, si riteneva che: la Carta del Fioravanti era particolarmente preziosa per la storia della nostra Città, sia sotto un profilo informativo che geografico nonché sulle origini storiche della Città Normanna etc.

Pertanto, il primo cittadino avrebbe chiesto di affidare ad una apposita Ditta l’incarico di realizzare 100, riproduzioni incorniciate in scala 70x100cm della suddetta mappa topografica, al fine di collocarla nei vari uffici comunali e utilizzarla come gagets di rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. Per l’effetto si impegnava un corrispettivo economico di 5.880 euro, iva compresa, e successivamente (due giorni dopo) in data 30 dicembre 2010 con determinazione di impegno n.70 (sempre a firma del dirigente Accardo), si revocava la prenotazione n.9 di 750 euro, sul cap. 1046/1 del corrente Peg; e si impegnavano per i motivi in narrativa l’importo di 720 euro, iva compresa sul cap 1046/1 del corrente Peg.

Ciò posto, iniziamo a sviscerare l’etimologia del termine gadget: (Wikipedia) è un oggetto poco funzionale, quasi sempre inutile, ma che attrae l’attenzione per il suo aspetto bizzarro, colorato e simpatico. I gadget tendono ad essere più insoliti o abilmente disegnati rispetto agli oggetti di uso normale. Spesso sono oggetti pubblicitari che vengono omaggiati in particolari occasioni etc.

Solo tale definizione ci dovrebbe far comprendere come si spendono 6.400 euro pubblici tolti prima dalle tasche degli Aversani e poi, dai fondi pubblici per fare dei gadget.

Con maggiore incisività e specificazione si ritiene che è poco credibile far passare come gadget, delle stampe del Fioravanti (70×100 cm), che nella stessa delibera vengono dipinte di gran valore storico, geografico e culturale e poi vengono definite come gadget, ovverosia oggetti inutili e poco funzionale spesso bizzarri. Spero che abbia sbagliato io nel cercare il genus etimologico del significato.

Inoltre, chiedo di conoscere la modalità di assegnazione delle stampe, se esiste un registro, a chi vengono date, in che occasione, in che modo vengono attribuite, come vengono consegnate. E, stante anche la mancata esposizione delle stesse dalle stanze comunali (obbiettivo primario della determina dirigenziale), chiedo quante stampe ornano attualmente le stanze del comune, quante sono state consegnate, quante stampe sono rimaste, da chi sono detenute e dove si trovano.

In ultimo, ma non per questo meno importante, chiedo di sapere se è vero che le stesse stampe del Fioravanti sono state distribuite nell’occasione della presentazione del libro scritto dal nostro amato vice sindaco. E se la ditta che ha realizzato le stampe (per l’effetto dell’offerta più favorevole) è sempre quella che ha realizzato anche il libro su Fioravanti e tante altre iniziative legate all’attività amministrativa della Città di Aversa.

Certo che sono incorso in un grande malinteso e/o errore accetterò di buon grado tutte le risposte chiarificatrici ai quesiti posti. Chiedo, con la presente d’intervenire personalmente e concretamente con la massima urgenza e di relazionare nel prossimo Consiglio Comunale. Chiedo, altresì che tale interrogazione sia posta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.

Intanto,il consigliere Capasso ricorda la sua personale iniziativa sul web: i cittadini che intendono segnalare problemi e far valere le proprie istanze possono rivolgersi a lui tramite la pagina Facebook http://www.facebook.com/pages/Rosario-Capasso/119759398126416

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