AVERSA. Si prospetta un inizio 2012 di fuoco per la politica aversana. A contaminare ogni cosa, all’orizzonte, si vedono le elezioni amministrative.
Ed ecco, allora, che, forse giustamente, si registrano le dimissioni dell’assessore Giuseppe Mattiello che con una parte del suo Gruppo Unico delle Autonomie ipotizza che nella maggioranza c’è qualcuno (Udc?) che rema contro e non gli consentirebbe di attuare le decisioni concordate con il sindaco in materia di urbanistica. Dall’altro, l’Udc, lacerata tra chi vorrebbe come alleato ora e sempre il Popolo della Libertà e chi vorrebbe andare verso il Terzo Polo, ma che, comunque, ha da sempre subito gli autonomisti come chi ha usurpato il ruolo di secondo della coalizione e sottratto consiglieri eletti in altre liste, tra cui quella stessa Udc, dando vita al secondo gruppo in consiglio comunale.
Ciaramella, che sprovveduto non è, ha già minacciato di dimettersi nel prossimo mese di gennaio se continuerà a verificare la presenza di un alto tasso di litigiosità. E chissà che non sia questa la soluzione finale di questa amministrazione. Il sindaco, infatti, si sente appagato di quanto fatto sino ad oggi, anche se vorrebbe avviare concretamente, sul campo i progetti del programma Più Europa che ha portato in città 33 milioni di euro che consentiranno di dare un volto nuovo ad Aversa, rivitalizzando il centro storico, vera ricchezza della città.
Al di là di questo intento, comunque, lo scioglimento del consiglio comunale potrebbe accontentare, in questo nuovo anno, un po’ tutti i soggetti politici. Lo status quo, infatti, fa tenere le mani legate a tutti i partiti della coalizione che, invece, potrebbero giocare a tutto campo se non avessero vincoli di maggioranza, per dare vita a nuovi cartelli elettorali. E chissà che in questa fase non sia la scelta che faranno un po’ tutti i partiti medi con il Popolo della Libertà che potrà solo assistere e cercare di limitare i danni.
