AVERSA. E’ scontro nel Pd aversano sulle strategie da porre in essere in vista della prossima campagna elettorale per le amministrative in città.
In una nota ufficiale, giunta nel tardo pomeriggio, il Partito Democratico, lItalia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, il Partito Socialista di Aversa, hanno annunciato la scelta di concorrere uniti ad un comune progetto di ricostruzione civile e di rilancio sociale ed economico della città di Aversa. Ma a stretto giro i dirigenti del coordinamento cittadino del Pd hanno diramato la lettera, inviata al segretario provinciale Dario Abbate, in cui viene sfiduciato il coordinatore Mariano D’Amore.
Ecco il primo comunicato inviato da Pd, Idv, Sel e Psi:
Tale progetto muove da unanalisi critica dellesperienza amministrativa cittadina a guida Pdl e dallesigenza di ricostruire le condizioni di credibilità e di autorevolezza delle istituzioni locali, logorate da un decennio di pratiche politico-amministrative ispirate ad una concezione privatistica delle cariche pubbliche. Il rinnovamento della politica e dei gruppi dirigenti, da realizzarsi assicurando le condizioni per una nuova stagione di partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica, costituisce una condizione ineludibile di rinascita della città.
Il rilancio di Aversa richiede altresì un concreto e condiviso progetto di sviluppo, la riorganizzazione del tessuto urbanistico e il recupero del grande patrimonio storico-culturale della città, che deve rapidamente recuperare il proprio ruolo di punto dincontro delle migliori energie e delle istituzioni del comprensorio. Prioritario dovrà essere lo sforzo di adottare politiche locali utili al risanamento del tessuto sociale ed al rilancio di quello produttivo, contrastando la grave crisi che attanaglia anche i nostri territori, soprattutto nelle fasce giovanili, che vanno assolutamente rese protagoniste del progetto di ricostruire la città sulla misura dei loro bisogni. I partiti del centrosinistra assumono la responsabilità di essere nucleo centrale e propulsore di questo progetto per voltare pagina, che troverà rappresentazione in una coalizione coesa e in una comune candidatura alla carica di primo cittadino in occasione delle prossime elezioni amministrative. Al contempo, essi confermano lintendimento di tenere aperto il dialogo con le altre forze politiche, civiche, associative e i cittadini che condivideranno i contenuti e i valori ispiratori del progetto, nel segno della discontinuità con lesperienza dellultimo decennio e di una nuova stagione per la città e il territorio.
A seguire il documento con cui i dirigenti democratici sfiduciano D’Amore:
I sottoscritti, nella qualità di dirigenti del coordinamento cittadino del Pd di Aversa, pongono allattenzione del segretario provinciale la difficile situazione politico-amministrativa della sezione di Aversa: limminenza dellappuntamento elettorale amministrativo costituisce per il Pd aversano unoccasione più unica che rara per riportare il partito agli antichi fasti, ergendosi, nella frastagliata situazione politica nazionale e soprattutto locale, a catalizzatore di consensi ed aspettative dellintera cittadinanza, ed ancor più come centro di riferimento per diverse entità politico-sociali;
con nostro sommo disappunto, tutto ciò è solo una chimera: il segretario cittadino, pur avendo ricevuto dalla segreteria provinciale e dalle massime cariche politiche locali del partito pieno mandato di avviare tavoli di concertazione e confronto con tutte le forze politiche del centro e della sinistra e con le forze e categorie sociali alternative alluscente maggioranza, nulla ha posto in essere in tale direzione, fatta eccezione per alcuni sterili incontri che nulla hanno prodotto per il partito;
ad oggi ci troviamo nella incresciosa situazione che tutte le altre forze alternative alla maggioranza uscente si sono già organizzate non tenendo in minima considerazione il Pd, che ad Aversa vive un paradosso: il primo partito nazionale è stato accantonato in un angolo, snobbato dalle stesse forze di centrosinistra che in qualsiasi altra realtà sono politicamente ed antropologicamente subordinate al Partito Democratico ed agli imprimatur dello stesso; non si comprendono a pieno le reali motivazioni che hanno caratterizzato limmobilismo del coordinatore cittadino, più che per inedia o incapacità si può ipotizzare che sia stato spinto da forte attacco di protagonismo a sfondo autoreferenziale, inanellando solo risposte interlocutorie e procrastinatrici;
negli ultimi tempi lattività di confronto e propulsiva del partito è stata caratterizzata esclusivamente da una serie di microincontri con solo una parte degli esponenti, per giunta minoritaria, al di fuori delle sedi e dei momenti istituzionali, svilendo lessenza dialettica del partito e ancora una volta mostrando debolezza allesterno;
tanto premesso, i sottoscritti dirigenti chiedono al segretario provinciale di Caserta del Partito Democratico di prendere adeguati provvedimenti al fine di evitare che limminente appuntamento elettorale amministrativo diventi lennesima occasione persa per il partito e per la città, pertanto presentiamo la nostra formale sfiducia al segretario cittadino Mariano DAmore.
Firmato: Mario Caputo, Eugenia DAngelo, Francesco Del Franco, Clara Del Prete, Pasquale Fiorenzano, Nicola Iavazzo, Ida Iorio, Giovanni Leccia, Livia Mastrillo, Luca Nugnes, Mario Romano, Renzo Tramaglino, Nicola Vargas, Antonio Vitale, Francesco Gatto (consigliere comunale).