AVERSA. Se nella coalizione dovessero ripetersi inutili frizioni con conseguente stallo dellattività amministrativa, da gennaio in poi potrebbe essere il momento buono per lasciare.
Mimmo Ciaramella, sindaco di Aversa, oramai nel suo decimo anno di attività, che concluderà in primavera prossima il suo secondo mandato consecutivo lancia un avvertimento secco alla propria maggioranza dove le fibrillazioni sembrano essere diventate il fenomeno caratterizzante, passando da quelle tra An e Fi a quelle interne al Pdl per poi passare alla scissione del Fli fino allingresso nella maggioranza del Gua che non fa dormire sonni tranquilli allUdc e al Gruppo della Libertà. In questo momento cè una sorta di resa dei conti tra Udc e Gua. I primi hanno chiesto un interpartitico chiarificatore, mentre i secondi stanno ipotizzando unuscita (forse solo in parte: la sola Imma Lama con lassessore Mattiello) dalla maggioranza.
Il problema vero, forse, si nasconde tra le righe e riguarda la circostanza che vede parte dellUdc presente anche nel Gua: Adriano Pozzi, lo stesso Mattiello, oltre a Salvatore De Gaetano che dallUdc proviene e nelle cui fila è stato eletto allepoca. Insomma, un alto tasso di litigiosità che, come ha indirettamente riconosciuto lo stesso primo cittadino, frena lattività amministrativa a scapito degli aversani.
A gennaio afferma la fascia tricolore tra il serio e il faceto saremo nel 2012 e ai posteri sarà ricordato attraverso lelenco presente nellaula consiliare che Domenico Ciaramella è stato sindaco di Aversa per dieci anni dal 2002 al 2012 e questo mi basta.
Crediamo, comunque, che quella del primo cittadino sia una provocazione per riportare allordine una maggioranza indisciplinata che, soprattutto, in odore di campagna elettorale sarà ancora più difficile da domare. Ma questa coalizione deve gestire lavvio dei progetti del Programma Più Europa con 33 milioni di euro di finanziamenti. Opere che dovranno disegnare la città del futuro grazie al recupero del suo passato. Un programma che potrebbe essere anche la carta decisiva in campagna elettorale, mentre sarà certamente ricordato come levento più importante della giunta Ciaramella.