Strisce blu, il Tar respinge il ricorso del consorzio. Le critiche di Castaldo

di Antonio Arduino

 AVERSA. “Noi lo avevamo detto in tempi non sospetti, ora l’Amministrazione deve muoversi, non ha più scusanti”.

Esordisce così l’avvocato Antimo Castaldo, responsabile del movimento politico culturale “Democrazia e Territorio”, che sarà in campo alle prossime elezioni amministrative, nel commentare la notizia diffusasi alla vigilia del Santo Natale della bocciatura, da parte della prima sezione, del Tar Campania del ricorso opposto dal Consorzio “Urbania Vivere la Città”, gestrice del servizio di sosta a pagamento contro l’annullamento del contratto deciso dalla Giunta Comunale, con la delibera 331 del 16 agosto 2011, a seguito di una “informativa antimafia atipica” emessa dalla Prefettura nei confronti di uno dei componenti il consorzio. “La sentenza (201106004), emessa il 7 dicembre e depositata il 21 dicembre, visionabile liberamente su sito del Tar Campania, non fa altro che confermare la nostra tesi”, dice Castaldo.

“Avevamo affermato che deliberando l’annullamento del contratto l’amministrazione – continua l’esponente di Democrazia e Territorio – aveva operato correttamente, ottemperando a quello che, in pratica, era un obbligo imposto dalla comunicazione prefettizia, ma avevamo anche detto che andava attivato subito il procedimento per espletare una nuova gara per appaltare il servizio”. “Cosa – aggiunge Castaldo – che dopo l’ultimo mio intervento sul tema, dello scorso novembre, mi era stata data risposta ufficiale che l’iter sarebbe partito solo dopo la sentenza del Tar”.

“Ebbene – sottolinea Castaldo – la sentenza è arrivata e dimostra che avevamo ragione su tutta la linea, compresa la necessità, per il Comune, di rivalersi economicamente nei confronti del Consorzio”. “Adesso – conclude – la mossa tocca all’Amministrazione che non può aspettare magari adducendo a scusante che il Consorzio farà appello. Ora l’Ente deve muoversi per non dare spazio ad interventi della magistratura”.

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