NAPOLI. Grave lutto per il mondo della magistratura, del giornalismo, ma soprattutto per la sana società italiana.
Domenica mattina, si è spento a Napoli, Vincenzo Maria Albano. Era presidente del Tribunale di Torre Annunziata e consigliere dellOrdine dei giornalisti della Campania da circa un anno. Enzo Albano era un magistrato di frontiera, che aveva perseguito da sempre la criminalità organizzata e voluto fortemente il rilancio del Mezzogiorno. Il suo passaggio dallUndicesima sezione penale del Tribunale di Napoli a Torre Annunziata, fu una soluzione demergenza a fine 2008, resa necessario dalla condizione di grave illegalità in cui si trovava lo stesso tribunale torrese.
Dalla scoperta di gravi truffe da parti di alti funzionari, per ammanchi equivalenti a 40 milioni di euro, allarresto di Vastola, lautista-usuraio del Tribunale, per ridare credibilità in un territorio camorristico, era necessaria la presenza di un uomo di straordinario coraggio e fermezza. Questi due aggettivi, possono essere considerati i cardini della vita del magistrato Albano. Il commiato proviene commosso anche dallOrdine dei giornalisti, in maniera particolare dalla sezione campana. Qui Enzo rivestiva la carica di consigliere regionale e presidente della commissione per la revisione dellAlbo.
Uomo di grandissima sensibilità, oltre che di una cultura vastissima, anche nella professione giornalistica aveva trasferito i principi della sua vita, come nel caso del boicottaggio a Torre del quotidiano Metropolis. Il giornalista Albano, al riguardo, si espose in prima persona dichiarando: attaccare Metropolis, vuol dire favorire oggettivamente la camorra.
Più eloquente di tutte le parole, è la dedica che sulla sua pagina pubblica, ha lasciato il magistrato Raffaello Magi: E scomparso il migliore di tutti noi. Con tristezza lo saluto, ciao Enzo. I funerali si terranno lunedì a Cappella Cangiani, alle 11.30.